Disturbo da tic: un caso clinico
Vittorio Sacchi
Inizialmente l’eziopatogenesi dei tic era attribuita a un’origine psicogenetica, da imputare alla
relazione tra figlio/a e genitore, la madre in particolare. Anche se questo movimento involontario
resta pressoché misterioso, la spiegazione neurologica e la letteratura tendono ad attribuirlo a
un malfunzionamento dei nuclei del sistema limbico. Il caso esposto analizza l’intervento con un
uomo che, in seguito a esame obiettivo neurologico, ha ricevuto indicazioni per un trattamento del
disturbo con sedute di terapia cognitivo-comportamentale. L’impostazione del trattamento prevede in
una prima fase l’identificazione del ruolo chiave delle credenze di tipo perfezionistico e dell’elevato
senso di responsabilità. A seguire, il trattamento del tic con sedute di esposizione attraverso
esercizi di pratica massiva e l’uso di una tecnica di rilassamento per facilitare l’abbassamento della
tensione muscolare e l’attivazione emotiva. Il caso clinico presentato vuole essere un contributo che
dimostra, nell’eziologia e nel decorso del disturbo da tic, l’efficacia di un trattamento cognitivo e
comportamentale nella riduzione significativa della frequenza della sintomatologia.
Keywords
Disturbo da Tic, Perfezionismo, Impulsività, Attivazione emotiva, Trattamento.