Tanto falso quanto vero: la defusione cognitiva guidata dalla realtà virtuale

Giovambattista Presti, Concetta Messina, Marco Lombardo, Annalisa Oppo

L’efficacia della Virtual Reality Exposure Therapy (VRET) nella riduzione di comportamenti problema per
i pazienti con disturbi ascrivibili prevalentemente allo spettro ansioso è stata dimostrata in numerosi
studi sperimentali. Tuttavia, ad oggi, non ci sono studi sperimentali nel contesto della terapia
cognitivo-comportamentale che utilizzino la realtà virtuale per il trattamento dei comportamenti covert
o eventi privati come pensieri, sensazioni e risposte fisiologiche. La ricerca esposta si propone di
valutare l’influenza di una tecnica di defusione cognitiva presentata attraverso un software di Virtual
Reality (VR) nel ridurre il distress (disagio) e la believability (credito) di un pensiero disturbante.
La ricerca è stata condotta su 8 partecipanti attraverso un modello a soggetto singolo utilizzando un
disegno dello studio a trattamenti alternati (defusione e distrazione). I risultati indicano che la defusione
mediante VR è efficace nel ridurre il distress (Cohen’s d = 1,82) e la believability (Cohen’s d = 1,98) associati
al pensiero disturbante. Inoltre, i risultati indicano un effetto superiore della defusione rispetto alla
distrazione. Concludendo, i risultati suggeriscono il potenziale utilizzo di tecniche di defusione cognitiva
in ambiente VR per il trattamento di pensieri disturbanti. Ricerche future saranno necessarie al fine di
indagare l’efficacia della defusione cognitiva in ambiente VR su una popolazione clinica.

Keywords
Defusione, Controllo dello stimolo, Realtà virtuale, Relational Frame Theory, Acceptance and Commitment Therapy.

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