Disturbo Ossessivo Compulsivo: presentazione di un caso clinico e trattamento attraverso i processi dell’Acceptance and Commitment Therapy (ACT)

Rossella Cirrone, Roberto Anchisi

L’articolo presenta un caso di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) in una donna con deficit uditivo e parafilia. Il trattamento è stato particolarmente complesso data la natura dei disturbi e la modalità di conduzione del colloquio clinico, reso difficile dalla sordità della donna. La concettualizzazione, basata sui processi dell’Acceptance and Commitment Therapy (ACT; Hayes & Hofmann, 2020), ha permesso di districare la rete relazionale verbale che ha determinato l’affermarsi di regole verbali centrate sul controllo dell’esperienza interna. I principi della Relational Frame Theory (RFT; Törneke, 2010) hanno permesso di fornire una chiara lettura dei legami che hanno determinato la concettualizzazione del Sé con le compulsioni parafiliache manifestate. L’articolazione degli interventi ha dato rilievo alla prospettiva contestualistico-funzionale in base alla concettualizzazione del DOC elaborata da Twohig, Moran e Hayes (2016), in cui la fusione cognitiva e l’evitamento esperienziale conducono a importanti restrizioni valoriali e di comportamento. Pertanto, il focus del trattamento si è incentrato sulla creazione di contesti di esposizione che ampliassero il repertorio comportamentale con azioni di valore, la riduzione graduale delle ossessioni e l’abbandono delle abitudini parafiliche.

DOI 
10.14605/PCC2922304

Keywords
Disturbo Ossessivo Compulsivo, Parafilia, Relational Frame Theory, Acceptance and Commitment Therapy, Disabilità sensoriale, Sordità.

Indietro