Prosocialità degli osservatori e supporto degli amici nelle situazioni di bullismo

Mattia Cavoli, Ilaria Vistosi, Alessia Caltagirone, Simona Scaini, Barbara Forresi

La ricerca ha evidenziato come l’intervento dei coetanei sia fondamentale per fermare il bullismo. L’obiettivo generale del presente studio è quello di contribuire alla comprensione dei processi di aiuto in situazioni di bullismo, non solo indagando i livelli di prosocialità negli osservatori, ma anche soffermandosi su aspetti quantitativi e soprattutto qualitativi delle relazioni di amicizia delle vittime, che sono meno indagati in letteratura. Cento studenti di scuola secondaria di primo grado (età 11-16) hanno compilato un questionario online composto da tre strumenti che indagavano frequenza/caratteristiche del bullismo, prosocialità e amicizia. Dai risultati emerge che il 27% del campione riferisce di essere vittima di bullismo. Per numero di amici in classe e al di fuori della scuola le vittime non differiscono significativamente dai compagni. Le loro relazioni d’amicizia non si differenziano qualitativamente da quelle dei coetanei eccetto che per il supporto ricevuto: le vittime di bullismo, infatti, dichiarano più spesso di non ricevere il sostegno degli amici e di restare sole. Infine, gli osservatori che intervengono in sostegno della vittima e contrastano attivamente il bullo, hanno più alti livelli di prosocialità. Nonostante alcuni limiti, il presente studio supporta gli interventi di promozione della prosocialità nelle scuole, suggerendo di prestare maggiore attenzione agli amici delle vittime.

DOI 
10.14605/PCC2912303

Keywords
Bullismo, Prosocialità, Amicizia, Adolescenza, Scuola.

Indietro