Γνῶθι σεαυτόν: the Self from basic studies on Relational Frame Theory (RFT) to clinical applications

Concetta Messina, Giovambattista Presti

La narrazione di Sé è un’abilità tipica degli esseri umani, qualunque sia la comunità verbale a cui essi appartengono. La consapevolezza che se ne trae, di Sé e dei propri comportamenti, riveste un ruolo fondamentale nella loro vita. In ogni forma di psicoterapia la storia personale è, peraltro, un elemento cruciale per comprendere l’esperienza di un individuo, e come questa possa essere nel tempo diventata fonte di sofferenza. Ma in che modo la relazione che un individuo ha con la propria storia influenza il suo benessere psicologico e le interazioni con la comunità in cui vive? Cosa rende coerente la storia biografica di un essere umano che ha acquisito l’abilità di parola e di pensiero per diventare fonte di autostima o di sofferenza? Dagli albori della Psicologia tutti i modelli esplicativi si sono occupati di concettualizzare ciò che viene chiamato «Io» o «Sé». Come risultato dell’eredità sperimentale e applicata dell’Analisi del Comportamento, l’inizio del nostro secolo ha assistito allo sviluppo della Relational Frame Theory (RFT). Porre al cuore del linguaggio e della cognizione umana la capacità di derivare relazioni fra stimoli o eventi, così come spiega l’RFT, permette meglio al clinico di comprendere comportamenti umani complessi e di identificare le variabili ambientali (interne ed esterne) fonte di sofferenza e influenzarle. Questo articolo si propone: (a) di presentare la prospettiva RFT sullo sviluppo del repertorio del Sé; (b) di illustrare le funzioni stimolo delle descrizioni che un individuo emette circa i propri pattern di azioni, responsabili della flessibilità o al contrario della inflessibilità psicologica; (c) di fornire indicazioni utili sul piano applicativo che possono essere integrati all’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Tale integrazione non si limita necessariamente all’ACT, ma anche ad altri modelli di psicoterapia, non esclusivamente cognitivo-comportamentali per intervenire sui processi che vengono comunemente etichettati con il termine Sé.

DOI 
10.14605/PCC2822203

Keywords
RFT, ACT, Sé, Self-Frame deittico, Frame gerarchico, Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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