Strumenti di assessment per l’intelligenza emotiva in psicoterapia: un’analisi critica

Laura Picconi, Maria Rita Sergi, Fedele Cataldi, Michela Balsamo, Marco Tommasi, Aristide Saggino

L’epidemiologia sui disturbi mentali evidenzia come essi siano tra le principali cause di morte
nel sesso maschile, in Italia. Alla luce di questa emergenza, l’impegno scientifico ha l’obiettivo
di individuare i fattori eziopatogenetici dei disturbi psicopatologici per ridurne l’incidenza e la
gravità, attraverso trattamenti psicoterapeutici efficaci. L’Intelligenza Emotiva (IE), ovvero la
capacità di riconoscere, esprimere e comprendere le emozioni, è una variabile connessa al benessere bio-psico-sociale. Le nuove prospettive di ricerca sottolineano, infatti, l’importanza di potenziare l’IE nel contesto clinico, sia in ambito preventivo che psicoterapeutico. Pertanto, analizzare le caratteristiche psicometriche degli strumenti di misura dell’IE può essere importante per garantire un buon assessment individuale e di gruppo di tale costrutto clinico. In letteratura vi sono due tipologie di strumenti self-report di misura dell’IE: quelli che fanno riferimento all’IE come tratto, e quelli che misurano l’IE come abilità, che si riconducono l’IE al rango di abilità cognitiva. In questo articolo presentiamo una rassegna critica dei più importanti strumenti di misura dell’IE utilizzati in clinica, evidenziandone, per ognuno di essi, i punti di forza e di debolezza sotto il profilo psicometrico.

Keywords
Intelligenza Emotiva, Psicopatologia, Questionari, Proprietà psicometriche, Assessment

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