Genitori di donne affette da disturbo alimentare: differenze di empatia, ma non di alessitimia

Alessandro Chinello, Gaia Corlazzoli, Luigi Enrico Zappa, Paola Ricciardelli

Empatia e alessitimia costituiscono dei costrutti complessi, molto rilevanti nei casi di anoressia (AN) e bulimia nervosa (BU), ma con evidenze contrastanti a livello familiare. Lo studio ha lo scopo di esplorare questi costrutti confrontando 44 genitori con figlie affette da anoressia nervosa, 13 genitori con figlie affette da bulimia nervosa e 64 genitori di controllo attraverso la somministrazione degli strumenti TAS-20, EQ e RME. I confronti tra i gruppi hanno mostrato un più accurato riconoscimento emotivo delle espressioni facciali e una migliore capacità empatica nei controlli, soprattutto se confrontati con i genitori AN, suggerendo la presenza di un meccanismo deficitario riguardante il riconoscimento emotivo legato anche alla durata dell’anoressia nervosa. Alternativamente, nessuna differenza è stata registrata nei livelli di alessitimia tra i gruppi, evidenziando una parziale indipendenza di questo costrutto dai processi empatici come indicato dal modello «Self to Others Model of Empathy» (SOME). Tali risultati sottolineano la necessità di interventi cognitivi focali nei genitori AN e BU atti al recupero del riconoscimento emotivo facciale e delle capacità empatiche, in particolare nei genitori con figlie affette da AN che mostrano una cronicità del disturbo. Ulteriori studi sono necessari utilizzando metodi alternativi per la misurazione di questi costrutti complessi.

DOI 
10.14605/PCC2732102

Keywords
Alessitimia, Empatia, Disturbo Alimentare, Genitori, Faccia.

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