Lo sviluppo dell’integrazione in psicoterapia

Giovanni Maria Ruggiero, Gabriele Caselli, Sandra Sassaroli

Lo sviluppo dell’integrazione in psicoterapia tra modelli teorici e pratiche cliniche nasce precocemente ed è legata all’insoddisfazione per i modelli teorici e alla ricerca di fattori comuni. L’integrazione inizialmente fu teorica, cercando una base comune nella teoria dell’apprendimento e nell’esplorazione del funzionamento mentale. Apparvero poi i primi esempi di integrazione transteorica che studiavano gli interventi del terapeuta e di integrazione assimilativa che voleva costruire una pratica eclettica. L’età dell’integrazione teorica vide tentativi di fusione tra psicoanalisi e comportamentismo, tra comportamentismo e approcci umanistici, tra comportamentismo e cognitivismo (unico caso di successo) e tra modello cognitivo e psicodinamico. Tornò poi a prevalere l’integrazione transteorica grazie alle nuove variabili chiave: la relazione terapeutica, i fattori comuni e il modello contestualista. L’istituzionalizzazione del movimento integrativo ha reso possibile la nascita della Society for the Exploration of Psychotherapy Integration (SEPI). L’integrazione rimane un movimento clinicamente significativo ma è difficile che fornisca una base teorica comune.

DOI 
10.14605/PCC2622004

Keywords
Integrazione, Psicoterapia, Fattori comuni, Relazione terapeutica.

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