L’uso del Biofeedback e della Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) per il trattamento del dolore cronico in pazienti con disturbi muscoloscheletrici e con cefalee primarie

Alessandro Failo, Mariantonietta Mazzoldi

Il dolore cronico idiopatico rappresenta una forma di sofferenza che colpisce circa 1 adulto su 4 e va considerato come un’esperienza multisfaccettata, caratterizzata sia da vulnerabilità genetiche e biologiche, sia da fattori psicosociali predisponenti e/o concomitanti. Le forme più comuni di questo tipo di dolore sono rappresentate dai disturbi muscoloscheletrici (MSK) e dalle cefalee primarie (CP). Le ricerche hanno dimostrato che la disabilità derivante e l’esperienza stessa del dolore sono largamente moderate sia da credenze negative e irrazionali sia da comportamenti compensatori oltre che da una fisiologia disregolata. Lo scopo di questo studio è stato quello di verificare la fattibilità di un programma combinato REBT (Terapia Razionale Emotiva Comportamentale) e Biofeedback rivolto agli adulti con dolore cronico e i possibili esiti clinici. Il trattamento è stato ben accettato e nei 12 adulti reclutati sono state trovate delle differenze tra i due gruppi: i pazienti con cefalea migliorano sul piano delle caratteristiche del dolore (intensità, durata, qualità), della sintomatologia ansioso-depressiva, della catastrofizzazione con un cambiamento netto nell’impotenza appresa; quelli con i disturbi muscoloscheletrici presentano miglioramenti meno evidenti e solo in relazione all’intensità del dolore e alla riduzione delle credenze sul dolore.

DOI 
10.14605/PCC2622001

Keywords
Terapia Razionale Emotiva Comportamentale, Dolore cronico, Biofeedback, Trattamento integrato, Disturbi muscoloscheletrici e cefalee primarie.

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