Il disturbo da accumulo
Gioia Bottesi, Caterina Novara
Il disturbo da accumulo con ogni probabilità entrerà a far parte della prossima edizione del DSM
come categoria a sé stante. Obiettivo del nostro studio è stato quello di indagare il comportamento
di accumulo in un campione tratto dalla popolazione generale italiana, sia per quanto riguarda le
caratteristiche demografiche sia rispetto alle sovrapposizioni tra costrutti clinici. A tal fine, sono stati
somministrati diversi questionari di autovalutazione (SI-R, OCI-R, BAI, WDQ, BDI-II, FIS e PDQ-4+) a
un gruppo di 90 individui. I risultati non hanno messo in evidenza differenze legate al genere, mentre
sembra che gli individui più giovani siano maggiormente tendenti all’acquisizione. In linea con la
letteratura, le caratteristiche di accumulo sono risultate associate a comportamenti legati all’ordine e
alla simmetria e a caratteristiche disforiche, ma solo lievemente a preoccupazioni. Sono inoltre emerse
delle associazioni tra comportamenti di accumulo e tratti di tipo paranoide, schizotipico, narcisistico,
borderline, dipendente e ossessivo-compulsivo. Infine, i nostri risultati sembrano confermare
l’indipendenza tra comportamenti di accumulo e altri costrutti ossessivo-compulsivi e suggeriscono
l’assenza di una relazione tra accumulo e impulsività concettualizzata come difficoltà nella presa di
decisioni.
Keywords
Disturbo da accumulo, acquisizione, ingombro, comorbilità, popolazione
non clinica.