Acceptance and Commitment Therapy e Terapia Cognitivo- Comportamentale a confronto

Luca Calzolari, Giulia Fioravanti

Nonostante negli ultimi dieci anni sia stato condotto un numero considerevole di studi che hanno
mostrato l’efficacia dell’Acceptance and Commitment Therapy per il trattamento di un’ampia
varietà di problemi psicologici, rimane ancora controverso e aperto il dibattito circa le evidenze
empiriche di tale trattamento e su ciò che lo differenzia dalla Terapia Cognitivo-Comportamentale.
Obiettivo del presente lavoro è quello di fornire un contributo teorico su tale tema, presentando
una revisione degli studi che hanno messo a confronto l’Acceptance and Commitment Therapy e la
Terapia Cognitivo-Comportamentale. Quindici studi sono stati identificati tramite una ricerca sugli
archivi elettronici PubMed e Scopus condotta a Novembre 2014. Sono stati inclusi nella rassegna gli
studi che hanno confrontato trattamenti di tipo individuale per disturbi d’ansia e dell’umore. Non
si riscontrano differenze rilevanti tra il trattamento cognitivo-comportamentale e l’Acceptance and
Commitment Therapy in termini di efficacia di esito a breve termine, misurata attraverso la riduzione
sintomatologica e il miglioramento del funzionamento globale. Alcune differenze sembrano emergere
nella valutazione a lungo termine. Più controversi appaiono i risultati relativi ai mediatori di efficacia
dei due trattamenti: sebbene alcuni studi evidenzino che i due trattamenti producono cambiamenti
terapeutici attraverso processi diversi, altri rilevano dei processi di mediazione simili.

Keywords
Acceptance and Commitment Therapy, Terapia Cognitivo-Comportamentale, Review, Efficacia, Processi di mediazione.

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