Laicizzare la relazione terapeutica in psicoterapia cognitivo-comportamentale
Giovanni Ruggiero, Gabriele Caselli, Sandra Sassaroli
Il lavoro esamina criticamente la letteratura scientifica sui concetti di «relazione terapeutica»,
«alleanza terapeutica» e «formulazione condivisa del caso», riconducendo il primo agli esiti relazionali
del paradigma psicodinamico, il terzo agli esiti funzionalisti e processuali del paradigma cognitivo
comportamentale e il secondo a un significato operativo trans-teorico. L’esame critico propone
che solo il terzo significato è compatibile con uno sviluppo coerente e promettente del paradigma
psicoterapeutico cognitivo-comportamentale, mentre il primo porta a due esiti sostanzialmente
incompatibili e poco promettenti. Una definizione aspecifica di relazione come aspetto al tempo stesso
decisivo e onnipresente in ogni cambiamento terapeutico, che rischia di ridurre la psicoterapia a un
effetto placebo dato per garantito in ogni relazione e a un eclettismo sterile, oppure una definizione
specifica e sicuramente interessante, che però deve accettare di proporsi come paradigma a sé in onesta
competizione con gli altri in termini di promessa di efficacia incrementata e teoreticamente fondata,
senza utilizzare surrettiziamente concetti connessi a una definizione aspecifica di relazione terapeutica
presente in ogni terapia e in grado di renderle tutte omogeneamente efficaci ed equivalenti.
Keywords
Relazione terapeutica, Alleanza terapeutica, Formulazione condivisa del
caso, Cambiamento psicoterapeutico.