Il disturbo evitante/restrittivo di assunzione del cibo

Irene Nisi, Sara Matteini, Olga Ines Luppino

Il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo (Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder, ARFID) è una nuova diagnosi introdotta nel DSM-5 a partire dal 2013. Si caratterizza per un introito di cibo limitato nel volume e/o nella varietà. La difficoltà nell’assunzione di cibo deve essere motivata da: sensory sensitivity nei confronti di alcune categorie di cibi, preoccupazioni per le conseguenze negative del mangiare (come soffocare o vomitare) oppure da mancanza di interesse per il cibo. È associato a compromissione medica, nutrizionale e/o psicosociale. Richiede una gestione terapeutica sul piano medico e psicologico. Il presente lavoro analizza i dati pubblicati riguardo la prevalenza del disturbo, l’eziologia, le caratteristiche cliniche e le comorbidità. Indaga la presenza di modelli teorici del funzionamento del disturbo. Valuta, infine, le tecniche di intervento e i metodi di assessment utilizzati e in corso di validazione. Dall’analisi della letteratura fino ad oggi pubblicata emergono dati che indicano una presenza rilevante di tale problematica. I dati riportati non sono tuttavia né univoci né sufficienti. La validazione di strumenti di valutazione e di trattamenti è a uno stadio ancora preliminare. Occorre che la ricerca approfondisca e incrementi i dati, per migliorare il riconoscimento di tale patologia e per strutturare terapie efficaci.

DOI
10.14605/PCC2912304

Keywords
Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo, ARFID, Disturbi alimentari, Terapia cognitivo-comportamentale, CBT-AR.

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