L’ACT per un giovane immigrato: potenzialità transculturali del modello

Azzurra Tavano, Francesco Vincelli

Questo studio di un caso esamina l’impiego dell’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) per un giovane straniero di 24 anni con disturbo da stress post-traumatico conseguente a un grave incidente e complicato dalla compromissione irreversibile della funzione motoria degli arti inferiori. Il trattamento utilizza concetti e tecniche fondate sull’accettazione dell’esperienza, sulla defusione cognitiva, sul momento presente e sul sé come contesto. La terapia voleva incrementare la flessibilità psicologica del paziente affinché chiarisse i propri valori e sviluppasse azioni coerenti con essi. È stata anche utilizzata una Terapia Focalizzata sulla Compassione, ovvero un approccio cognitivo-comportamentale con l’obiettivo di promuovere nel paziente un atteggiamento non auto-giudicante e gentile verso se stesso. Al termine dell’intervento clinico il paziente ha conosciuto una remissione della sintomatologia, una riduzione degli evitamenti esperienziali, un ampliamento del repertorio comportamentale e un miglioramento significativo del tono umorale e del benessere fisico. In sintesi, tale studio descrive un’esperienza clinica con un migrante straniero ispirata al paradigma dell’ACT. La possibilità di applicare questo modello a pazienti di origine culturale eterogenea richiede, evidentemente, un lavoro clinico su un campione più rappresentativo di casi e a opera di un numero più ampio di clinici.

DOI
10.14605/PCC2832202

Keywords
ACT, Terapia Focalizzata sulla Compassione, Immigrati, Valori, Impegno all’azione.

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