I DISORDINI NEUROFTALMOLOGICI IN ETÀ EVOLUTIVA – QUALI STRATEGIE PER LA PROMOZIONE DELLO SVILUPPO NEUROPSICHICO

Antonella Luparia

I disturbi visivi rappresentano nel bambino una situazione di rischio per il suo sviluppo neuropsichico, considerato il ruolo della vista in quest’ultimo, e possono altresì condizionare la strutturazione della visione stessa nelle sue diverse componenti (percettiva – vedere, oculomotoria – guardare e visuo-cognitiva – comprendere) nonché l’integrazione multisensoriale. Definire le caratteristiche cliniche e funzionali dei diversi quadri visivi ha quindi una duplice finalità: contribuire al miglior inquadramento diagnostico e sostenere lo sviluppo sensoriale e neuropsicomotorio attraverso una presa in carico riabilitativa globale. Per la valutazione delle funzioni visive appare importante adottare un approccio multi e interdisciplinare con l’intervento di figure professionali diverse, che dovrà poi estendersi al percorso di presa in carico anche con l’obiettivo di promuovere il trasferimento delle indicazioni d’intervento in ogni contesto di vita del bambino (famigliare, scolastico, sociale), divenendo così multidimensionale. Su tali costrutti si basa la nostra prassi clinica e il presente articolo ci fornisce l’occasione di condividere la nostra esperienza attraverso la presentazione di un caso clinico.

Keywords
Multisensorialità, Valutazione neuroftalmologica, Sviluppo neuropsichico, Multidisciplinarietà, Multidimensionalità.

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