Il percorso terapeutico-riabilitativo nei bambini sordi o gravemente ipoacusici
Fiorenza Broggi
Il bambino sordo o ipoacusico deve giungere ad «ascoltare» partendo dal «sentire» pur essendo deprivato della sensazione pluridirezionale dell’udito, altrimenti sarebbe ostacolato nell’apprendere il linguaggio verbale che gli servirà successivamente da ponte per integrare gli aspetti cognitivi ed emotivo-relazionali.L’esperienza descritta è una terapia integrata logopedica-neuropsicomotoria che vuole accompagnare una bambina di 5 anni non a sentire e guardare la realtà solo con gli occhi, come spesso fanno i bambini sordi, ma a integrare tutti i linguaggi e le emozioni che il suo corpo, se resta in ascolto, le rinvia. Per questo si propone un processo terapeutico con alcune esperienze di deprivazione visiva.