Il tono: clinica e semeiotica

Carlo De Panfilis

Lo sviluppo del bambino si realizza anche attraverso la maturazione e l’integrazione di elementi di natura propriamente psicomotoria, che si basano su determinanti neurofunzionali di origine innata, ma che evolvono seguendo le vicissitudini del rapporto con l’ambiente esterno. A tal proposito assumono una specifica importanza l’organizzazione tonico-motoria e quella posturale. La semeiotica e la clinica ci mostrano, tra i cosiddetti disturbi del movimento, diverse condizioni nelle quali risultano alterati il controllo e la modulazione del tono muscolare, anche al di fuori di una specifica compromissione neurologica. Sin dal XIX secolo sono state descritte diverse condizioni in cui è osservabile un’associazione tra disturbi del movimento e del tono e disturbi psichiatrici. D’altro canto, fattori come le emozioni, i traumatismi psichici, gli stati di angoscia e la semplice suggestione possono provocare alterazioni del movimento o del tono. Si tratta di turbe psicomotorie complesse, nelle quali può esistere un’anomalia neurofisiologica di fondo che viene attualizzata a livello motorio, cognitivo ed emozionale.

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