Dalla valutazione funzionale all’uso delle abilità comunicative con Grid3 in un caso di tetraparesi spastica

Marta Bretini

La paralisi cerebrale infantile (PCI), in particolare la tetraparesi spastica, comporta gravi limitazioni sul piano motorio e comunicativo, rendendo necessario l’impiego di strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Tuttavia, l’uso efficace dei software dedicati può risultare compromesso da difficoltà motorie, linguistiche e cognitive. È stato sviluppato un percorso di raccolta di dati clinici e riabilitativo personalizzato per A., una ragazza di 13 anni con PCI, finalizzato a favorire l’acquisizione e la produzione di frasi con struttura sintattica crescente mediante il software Grid3. L’intervento ha previsto una fase iniziale con materiale cartaceo, seguita da un training progressivo su Grid3, con esercizi mirati alla costruzione di frasi soggetto-verbo-oggetto (SVO), sia irreversibili che reversibili. Nonostante le difficoltà cliniche e motorie, il trattamento ha portato a un miglioramento significativo nella produzione di strutture sintattiche complesse e nell’autonomia comunicativa. Non è possibile prescindere da una buona valutazione neuropsicologica anche in casi gravi per poter progettare interventi volti a supportare e sostenere la comunicazione anche quando il contesto è particolarmente complicato dal limite della condizione fisica.

DOI
10.14605/NRP322501

Keywords
PCI, Tetraparesi spastica, Comunicazione Aumentativa Alternativa, Autonomia comunicativa, Valutazione neuropsicologica, Riabilitazione comunicativa, Disabilità motoria.

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