Lo sviluppo linguistico nel «ritardo globale dello sviluppo»

Marialisa Ianieri, Mirco Fanelli, Fasolo

L’obiettivo di questa ricerca è descrivere le abilità linguistiche nei bambini con «ritardo globale dello sviluppo» e verificare le relazioni tra le abilità narrative e la prosodia, osservando i cambiamenti nel tempo, anche grazie al trattamento logopedico. La letteratura evidenzia un legame tra le componenti segmentali e soprasegmentali del linguaggio. Comprendere questo collegamento potrebbe permettere di usare la prosodia come strumento di valutazione iniziale qualitativa, favorendo interventi precoci. Hanno partecipato allo studio 10 bambini con diagnosi di «Ritardo globale dello sviluppo» (ICD- 10: F88) i quali presentavano tutti una compromissione più o meno grave nell’area linguistica. Prima di iniziare la valutazione, sono state visionate le cartelle cliniche dei partecipanti e successivamente è iniziata la somministrazione dei test standardizzati nei mesi di gennaio e febbraio 2023. I test impiegati a tal fine sono stati: NCT, PFLI, BVL 4-12 con i subtest di Denominazione e Articolazione, Comprensione Lessicale, Comprensione Grammaticale e Ripetizione di Frasi e PVCL. Per la valutazione della prosodia ci si è serviti del software PRAAT, il quale ha fornito valori importanti per tale studio, che sono: la velocità, F0, Fmin, Fmax e il numero di movimenti sulle sillabe. Successivamente, i partecipanti hanno effettuato un trattamento di sei mesi con obiettivi specifici stilati dopo la valutazione, a cui è seguita una rivalutazione delle abilità narrative e della prosodia. Quello che si osserva è una forte variabilità tra i partecipanti nei risultati dei test e una differenza netta tra il t0 e il t1, in particolar modo nella prosodia. Infatti, a t1 si osserva un miglioramento prosodico in tutti i partecipanti poiché hanno prodotto degli enunciati in un unico profilo e non hanno segmentato la frase, come era accaduto a t0. Per le abilità narrative, invece, i risultati ottenuti a t0 sono stati confrontati con quelli del t1 e non sono emersi particolari cambiamenti sottolineando che la durata del trattamento (sei mesi) è stata troppo breve per mettere in evidenzia dei cambiamenti nell’abilità più evoluta dello sviluppo linguistico.

DOI
10.14605/LOG2032402

Keywords
Ritardo globale dello sviluppo, Componenti segmentali del linguaggio, Componenti soprasegmentali del linguaggio, Analisi prosodica, Trattamento logopedico.

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