La rimodulazione degli interventi clinici per l’età evolutiva durante la pandemia Covid-19

Claudio Paloscia, Marilena Tacconi, Bruno Spinetoli, Gruppo di Lavoro ADHD

L’articolo presenta alcune riflessioni metodologiche sugli interventi a distanza durante la pandemia Covid-19 e propone un modello organizzativo per la riformulazione di questa modalità di erogazione delle terapie. Vengono analizzate le criticità e le potenzialità della teleriabilitazione in sincrono, in asincrono e nelle forme ibride, sperimentate nella UOC Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva (TSMREE) della ASL Roma 1. Inoltre, sono riportati in modo schematico i principali interventi terapeutici e riabilitativi svolti in remoto per i disturbi del neurosviluppo, le patologie neuromotorie, i disturbi del comportamento e per l’area della psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Si presenta in dettaglio il processo di rimodulazione delle attività di gruppo per il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD). Il trattamento in remoto dell’ADHD è stato scelto come prototipo di interventi complessi, pluridimensionali e multidisciplinari che, pur apparendo poco idonei alla riabilitazione a distanza, hanno, invece, rivelato buoni esiti. Infine, vengono riportati nell’Appendice un questionario destinato ai genitori, per la misurazione della soddisfazione degli interventi in remoto (Questionario di Soddisfazione Genitori/Caregivers – Interventi in Remoto – QSG/C-IR) e una scala per la valutazione, da parte del clinico, dell’efficacia e dell’aderenza del trattamento agli standard riconosciuti (Scala di Valutazione del Clinico – Interventi in Remoto – SVC-IR).

DOI
10.14605/LOG1632001

Keywords
Teleriabilitazione, Interventi in remoto, ADHD, Covid-19, Età evolutiva.

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