Afasia Primaria Progressiva: cosa sappiamo e perché è importante indirizzare i pazienti al trattamento logopedico
Annachiara Messina, Antonio Miozzo, Giancarlo Logroscino, Petronilla Battista
L’Afasia Primaria Progressiva (Primary Progressive Aphasia – PPA) è una sindrome neurologica che si riferisce a disturbi neurodegenerativi anatomicamente e patologicamente eterogenei associati solitamente allo spettro della demenza frontotemporale o a varianti atipiche di malattia di Alzheimer. Le PPA sono caratterizzate dalla selettiva e progressiva perdita delle funzioni linguistiche. Ad oggi, sono state descritte tre varianti cliniche: non fluente/agrammatica, semantica, logopenica; ognuna si presenta con un diverso pattern di atrofia corticale. La classificazione delle tre varianti richiede l’identificazione dei deficit linguistici e cognitivi, nonché delle abilità che risultano ancora preservate all’interno del profilo cognitivo-comportamentale. Attualmente vi è una carenza di opzioni farmacologiche efficaci per arrestare il decorso della sintomatologia e della malattia. La ricerca in ambito logopedico ha permesso di sviluppare diversi interventi da utilizzare nella pratica clinica. Tuttavia, è ancora necessario superare molteplici barriere e pregiudizi per migliorare l’accesso alle cure per le persone con PPA, inclusa una maggiore consapevolezza tra gli stessi clinici di riferimento, il miglioramento della formazione dei logopedisti e lo sviluppo di lavori scientifici basati sull’evidenza. Lo scopo di questo lavoro è fornire una panoramica dei trattamenti, mostrando l’utilità della presa in carico logopedica precoce delle persone che vivono con PPA. A tal fine, 35 lavori sono stati inclusi e discussi nella revisione, evidenziandone vantaggi e limiti.
Keywords
Malattie neurodegenerative, Demenza, Disturbi di linguaggio, Terapia logopedica, Revisione.