Saper essere: i valori di una professione

Sabrina Petyx, Maria Rosa Paterniti, Piera Buttitta

I nostri atti comunicativi sono dei vettori di cui ci serviamo per trasmettere pensieri, bisogni, emozioni e relazioni. Questo, in ambito logopedico e non solo, necessita della capacità di osservare e ascoltare, di essere empatici, duttili, creativi, ma anche competenti, precisi e meticolosi, al fine di individuare, pianificare e orientare il percorso terapeutico migliore per ogni singolo paziente. Non esistono, a tal fine, verità assolute, ma conoscenze, abilità, regole e attitudini condivise dalla comunità scientifica e accademica internazionale, che bisogna saper costruire nel personale percorso formativo, così da poter essere modellate sulle specificità sempre nuove che si presenteranno nell’esercizio professionale. La regola è lo scheletro di ogni terapia e di ogni relazione, e proprio nella regola troviamo i punti fermi a cui appoggiarci per raggiungere un obiettivo dopo l’altro, ma nella fantasia, nell’intuito, nell’adattabilità di un percorso tale regola può regalarci il meglio di sé. Nulla di ciò può efficacemente realizzarsi senza un lavoro di formazione permanente che il logopedista deve compiere su se stesso per affinare e potenziare i suoi strumenti personali, i quali possono esprimersi attraverso un uso consapevole e competente del proprio sé corporeo, in senso sia percettivo che comunicativo.

DOI
10.14605/LOG1511911

Keywords
Competenze, Essere, Formazione, Comunicazione, Osservazione.

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