Il logopedista nella Terapia Intensiva Neonatale: approccio al neonato con disordini nelle abilità oro-alimentari

Sara Panizzolo

La letteratura scientifica riporta che i neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) — prematuri, di basso peso alla nascita o con danni neurologici — hanno oggi, grazie a cure di avanguardia, una maggiore possibilità di sopravvivenza, ma, allo stesso tempo, sono anche ad aumentato rischio di sviluppare difficoltà su numerosi versanti evolutivi. Per questo motivo numerosi studi di evidenza a carattere internazionale sostengono un intervento precoce di stimolazione oro-motoria al fine di favorire il passaggio del neonato dalla nutrizione passiva a una alimentazione indipendente ed esclusivamente per os e quindi diminuire il tempo di degenza. L’approccio logopedico, in stretta collaborazione con l’équipe multidisciplinare, prevede un intervento che parte dallo specifico modello organizzativo della TIN per poi essere diretto al neonato e al genitore.

DOI
10.14605/LOG1321706

Keywords
Neonati prematuri, Abilità oro-motorie, Intervento oro-motorio, Abilità di alimentazione.

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