Il metodo oralista cognitivo applicato alla sordità

Adriana De Filippis, Paola Steffani, Stefania Capizzuto

La terapia logopedica oralista cognitiva del soggetto sordo, protesizzato o impiantato, si fonda sui principi della neurofunzionalità e della neuroplasticità (De Filippis et al., 2004). Per acquisire una capacità funzionale, la zona preformata della corteccia cerebrale deve ricevere adeguate stimolazioni durante il periodo di normale maturazione. La privazione della stimolazione acustica, insorta in epoca preo peri-verbale, ad esempio, provoca un'atrofia dei nuclei uditivi centrali con conseguente involuzione morfologica delle aree uditive (Rubel et al., 1984; Clopton, 1986). Ciò influenza l'organizzazione del sistema nervoso centrale, com promettendo quindi lo sviluppo delle abilità linguistico-comunicative. Le corrette e precoci diagnosi e protesizzazione e un'altrettanto precoce presa in carico logopedica, adeguata al quadro clinico del bambino che può o meno presentare turbe neuropsichiatriche associate alla sordità, rappresentano i fattori determinanti per una prognosi favorevole. Il trattamento diventa maggiormente efficace se l'ap proccio è di tipo ecosistemico (Rousseau, 2007) e se, nel percorso riabilitativo, vengono coinvolti familiari e insegnanti.

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