Comunicazione e linguaggio – Bidirezionalità dell’intervento in bambini con disturbi dello spettro autistico
Isabelle Monfort
Le relazioni tra abilità formali del linguaggio e abilità sociali risultano alterate nei soggetti con disturbi dello spettro autistico (DSA) secondo una dimensione molto diversa da quella che si verifica in altre patologie che colpiscono l'acquisizione di tali abilità. Ciò dovrebbe comportare ricadute significative sui modelli d'intervento sul linguaggio nei bambini con DSA. Riteniamo che con questi bambini il riferimento allo sviluppo «normale» non sia sufficiente, poiché è necessario definire modelli alternativi di acquisizione del linguaggio, che tengano conto non solo delle peculiarità del profilo cognitivo, percettivo e sociale dei soggetti con DSA, ma anche della natura dei meccanismi di compenso, siano essi spontanei o indotti. Lo sviluppo del linguaggio dipende dunque dall'attitudine alla comunicazione sociale, ma sembra possibile trarre vantaggio da specifiche abilità linguistiche (che a volte sono ben conservate nei bambini con DSA) per aiutare a migliorare le abilità sociali: questo è ciò che si intende quando si fa riferimento all'esistenza di una bidirezionalità tra linguaggio e comunicazione.