L’intervento logopedico nel bambino autistico non verbale

Lorella Venturini, Luigina Bernabei, Vera Stoppioni

Nell’ambito della diagnosi delle funzioni compromesse nel Disturbo dello Spettro Autistico il nostro interesse si è focalizzato sul disturbo linguistico associato, sulla sua gravità e sulla sua forma, in relazione a un percorso riabilitativo specifico e a una possibile correlazione delle caratteristiche del disturbo linguistico con la gravità e la natura del disturbo autistico. Il nostro studio è riferito a un campione di 12 bambini autistici non verbali di età compresa tra 3 anni e 3 anni e 6 mesi, in trattamento educativo-riabilitativo Applied Behavior Analysis – Verbal Behavior (Analisi Applicata del Comportamento – Comportamento Verbale) da circa 6 mesi, sottoposti per un anno a un training logopedico. I bambini sono stati esaminati con test prima e dopo il training logopedico per valutare l’influenza dell’intervento sull’evoluzione globale. L’obiettivo del lavoro è quello di verificare se un intervento logopedico precoce migliori l’evoluzione e se sia importante per la prognosi affiancare al lavoro ABA-VB l’intervento logopedico.

DOI 
10.14605/LOG1431802

Keywords
Autismo non verbale, Fenotipo disprattico, Fenotipo fonetico-fonologico, Intervento logopedico, Intervento ABA-VB.

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