Logopedia a domicilio nell’adulto e anziano fragile

Teresa Sicher, Silvia Nessi, Stefano Zecchillo

Il PNRR 2021-2026 ha spostato l’attenzione dall’assistenza ospedaliera al territorio, puntando alla personalizzazione e alla qualità delle cure. Il domicilio si presenta come soluzione ideale per le persone «non autosufficienti» che necessitano di un’assistenza integrata e impossibilitate di fruire di prestazioni erogate in altri setting. Il numero di adulti e anziani con patologie cronico-degenerative è in crescita, come suggeriscono i trend demografici, e rappresenta una porzione significativa di coloro che sono «non autosufficienti». L’articolo si propone di effettuare una disamina della letteratura per fornire una prima cornice teorica circa la figura del logopedista a domicilio della persona adulta e anziana fragile «non autosufficiente». A seguito di un inquadramento legislativo, si delineano i criteri per l’erogazione della terapia logopedica a domicilio e i fattori che portano all’esclusione della pratica di teleriabilitazione. Si definiscono i macro-obiettivi e le competenze del logopedista a domicilio, nonché vantaggi e svantaggi della domiciliarità. Alla luce di due esperienze cliniche emergono alcune riflessioni conclusive: la necessità di creare un gruppo di lavoro per la redazione di linee guida, il coinvolgimento dei soggetti politico-decisionali per promuovere una logopedia d’iniziativa, orientando il settore verso un approccio preventivo e proattivo. La gestione della complessità è una sfida sempre più attuale, che richiede una riorganizzazione del percorso formativo che vede coinvolti i coordinatori dei corsi di laurea e gli organi di rappresentanza professionale. 

DOI 
10.14605/LOG2032404

Keywords
Logopedista a domicilio, Adulto e anziano fragile, Reablement, Showing/doing with, Logopedia d’iniziativa.

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