La distanza: limite o risorsa?

Claudio Paloscia, Alice Papa, Claudia Cipolla, Martina Sechi, Bruno Spinetoli

L’emergenza Covid-19 e il conseguente lockdown hanno determinato importanti cambiamenti nella prassi clinica delle équipe riabilitative. L’articolo descrive la rimodulazione a distanza dell’intervento logopedico e neuro-psicomotorio rivolto a una bambina di 5 anni e 9 mesi con bisogni comunicativi complessi e un quadro di tetraparesi distonica associato a mutazione ANO3 (Het. p.Val561Leu, c1681 G>T). Vengono presentati il quadro clinico della bambina e il suo profilo di funzionamento nel momento dell’avvio delle terapie da remoto. Sono riportati gli obiettivi generali e specifici del trattamento e la metodologia dell’intervento. Vengono, infine, descritti gli outcome della terapia divisi per area di intervento, nei loro aspetti qualitativi e quantitativi. Al netto di un’ottima compliance da parte della famiglia, i follow-up relativi alle due aree riabilitative hanno evidenziato outcome qualitativamente differenti: il trattamento logopedico ha potuto trarre vantaggio da una modalità di lavoro inserita maggiormente nel contesto ecologico e caratterizzata da contatti e monitoraggi più frequenti, mentre la terapia neuro-psicomotoria ha trovato un limite significativo nell’impossibilità di lavorare in presenza con il soggetto. Tali risultati hanno determinato la selezione, da parte dell’équipe, di differenti percorsi nella fase successiva al lockdown: mantenimento della terapia logopedica da remoto e ripresa in presenza del trattamento neuro-psicomotorio.

DOI 
10.14605/LOG1822203

Keywords
Covid-19, Tetraparesi distonica, Comunicazione Aumentativa Alternativa, Terapia a distanza, ANO3.

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