La valutazione della capacità di disporre per testamento nell’afasia

Stefano Zago, Cecilia Scuratti, Teresa Difonzo, Francesca Gnoato, Nadia Bolognini, Giuseppe Sartori

La possibilità da parte di una persona afasica di esprimere le proprie volontà mediante atto testamentario è stata oggetto di discussione sin dall’Ottocento. L’afasia può determinare diversi gradi di compromissione di singole o multiple funzioni linguistiche a seconda dell’eziologia della lesione cerebrale, della sede e della estensione della stessa. Tale eterogeneità clinica ha prodotto in ambito giuridico innumerevoli pareri discordanti circa la capacità della persona afasica di redigere un atto testamentario. In questo lavoro, dopo un excursus storico della letteratura esistente sull’argomento, descriviamo due casi di pazienti afasici nei quali la capacità di disporre per testamento è stata oggetto di dibattito in ambito medico-legale. I due casi offrono lo spunto per ribadire la necessità di condurre valutazioni neuropsicologiche specialistiche ad hoc in persone con afasia in materia di capacità di disporre per testamento.

DOI 
10.14605/LOG1712108

Keywords
Afasia, Testamento, Capacità, Idoneità a testare, Decision making.

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