Le rappresentazioni dei giovani autori di reato in merito al proprio livello di literacy e alla propria capacità di comunicazione

Thomas Hopkins, Judy Clegg, Joy Stackhouse

Contesto: le ricerche già condotte hanno dimostrato attraverso test con misure linguistiche standardizzate che la popolazione di giovani autori di reato (young offenders – YO) possiede una scarsa capacità linguistica. Tuttavia, poco è noto in merito alle percezioni di tali YO in merito al proprio livello di literacy e alla propria capacità di interazione comunicativa con gli altri. L’acquisizione di questa nuova conoscenza potrebbe aiutare la comprensione delle possibili associazioni tra linguaggio, literacy e comportamento delinquenziale. Scopi: il presente studio esamina le percezioni e le esperienze degli YO nel loro uso della lingua e nella loro comunicazione con gli altri. Metodi e procedure: è stato reclutato un campione già disponibile di 31 YO sottoposti a sanzioni penali, seguiti presso un centro locale per giovani autori di reato, con l’esclusione dei soggetti di madrelingua diversa dall’inglese e che stavano seguendo una terapia logopedica. Sono state condotte 25 interviste qualitative semistrutturate individuali e due interviste a due gruppi mirati, che sono state analizzate con l’impiego del metodo della framework analysis. Conclusioni e risultati: alcuni dei temi estratti dalle interviste hanno attestato l’insoddisfazione dei partecipanti in merito alla propria capacità di comunicazione e al proprio livello di literacy. Altri temi hanno evidenziato la loro difficoltà nel comprendere gli altri e la sensazione di essere poco sostenuti e rispettati, con un impatto negativo della comunicazione sulla loro autostima. I risultati hanno suggerito che spesso gli YO si sono trovati in conflitto con le figure che rappresentavano l’autorità, ma evitavano di usare positivamente la comunicazione per risolverlo e preferivano non riporre fiducia negli altri. Conclusioni e implicazioni: i risultati sostengono le conclusioni delle ricerche quantitative sulle capacità linguistiche degli YO, evidenziando l’importanza di adottare una metodologia qualitativa per comprendere la relazione tra literacy, abilità comunicative e comportamento delinquenziale. Tali risultati consentono di concludere che è necessario fornire una maggiore formazione linguistica, di literacy e comunicazione e un maggiore sostegno sia agli YO che al personale che lavora al loro fianco.

DOI 
10.14605/LOG1622001

Keywords
Comportamento, Linguaggio, Literacy.

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