La logopedia nei casi “impossibili”

Adriana De Filippis, Marinella Garotta

In questi anni è stata sviluppata la possibilità di utilizzare modalità di comunicazione alternative a quella orale, che possono facilitare e migliorare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà a utilizzare il linguaggio verbale. Questi interventi trovano indicazione in casi in cui sembra negata ogni concreta possibilità di ripristino della comunicazione orale; tuttavia proprio la definizione dei limiti di questa concreta possibilità rappresenta ancora un dilemma. In questo lavoro viene riportata l'esperienza relativa a tre soggetti per i quali l'approccio logopedico oralista era stato ritenuto «impossibile» dai clinici che li avevano in carico. Le autrici sottolineano l'efficacia della presa in carico riabilitativa logopedica con metodica oralista-cognitiva. Attraverso il metodo dello Studio su Caso Singolo verranno illustrati, per ognuno dei soggetti, dati anamnestici, osservazioni cliniche, valutazioni testali in entrata e in uscita, sintesi descrittiva della terapia logopedica.

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