Sviluppo del linguaggio e Core Knowledge

Anna De Petris, Wilma Plevano

Il presente lavoro intende illustrare la rilevanza delle ricerche di E. Spelke e della sua teoria della Core Knowledge, sia nell'ottica della discussione sull'unicità umana, che relativamente alla funzione del linguaggio nello sviluppo cognitivo. Tale teoria, sulla base di ricerche compiute sui bambini e sugli animali, centrate sulle origini ontogenetiche e filogenetiche della conoscenza, afferma che esistono cinque sistemi cognitivi di base: rappresentazione di oggetti materiali inanimati e loro movimenti; agenti intenzionali e loro azioni finalizzate all'obiettivo; luoghi nell'ambiente circostante esplorabile e loro reciproche relazioni geometriche; serie di oggetti o eventi e loro relazione numerica basata sull'ordine e il calcolo; partner sociali che avviano interazioni reciproche con il bambino. Essi inizialmente si presentano isolati ma, alla comparsa del linguaggio verbale, vengono combinati. La teoria viene, quindi, messa a confronto con gli studi di M. Tomasello e sono discusse ipotesi esplicative di alcune caratteristiche dello sviluppo atipico nei casi riconducibili ai Disturbi dello Spettro Autistico e ai Disturbi Specifici del Linguaggio, con componente aprassica.

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