La neurofisiologia del processamento del linguaggio plasma l’evoluzione della grammatica: evidenze dalla marcatura dei casi
Balthasar Bickel, Alena Witzlack-Makarevich, Kamal K. Choudhary, Matthias Schlesewsky, Ina Bornkessel-Schlesewsky
I principi del processamento cerebrale del linguaggio possono influenzare il modo in cui la grammatica evolve nel tempo? O i cambiamenti della lingua rappresentano solo un tema di contingenza storico-sociale? Nonostante il bilancio delle evidenze risulti ambiguo e controverso, identifichiamo nel presente lavoro un vincolo neuropsicologico sul processamento del linguaggio che ha un effetto sistematico su come i sintagmi nominali vengono marcati dai casi. In esperimenti neurofisiologici che hanno interessato lingue diverse abbiamo riscontrato che nel processamento i soggetti all’inizio interpretano come agente il primo sintagma nominale semplice che ascoltano, anche quando la frase successivamente richiede l’interpretazione di un ruolo paziente. Mostriamo che questo principio di processamento risulta operativo in hindi, una lingua in cui la forma-base dei sintagmi nominali iniziali denota i pazienti, in quanto molti agenti ricevono una speciale marcatura (caso «ergativo») e vengono spesso omessi dal discorso. I nostri risultati indicano che il principio è presente in tutte le specie ed è indipendente dalle affordance strutturali di lingue specifiche. Pertanto, il principio è favorevole allo sviluppo e al mantenimento dei sistemi di marcatura che equiparano la forma-base dei casi agli agenti invece che ai pazienti. Confermiamo questa tendenza evolutiva con analisi statistiche dei segnali filogenetici di oltre 600 lingue di tutto il mondo, controllando gli effetti contrari del contatto linguistico.
Keywords
Affordance, SN, Ergativo, Grammatica, Contatto linguistico.