Le difficoltà oro-alimentari in epoca neonatale

Ilaria Zunino, Marina Porcu, Antonella Giusti

Le difficoltà delle funzioni oro-alimentari sono alla base dei disturbi dell’alimentazione in epoca neonatale, in quanto influiscono negativamente sull’acquisizione della capacità di nutrirsi in modo autonomo. Oggi questi disturbi si presentano nel 25-35% dei neonati con sviluppo psicofisico nella norma e in più del 35% di quelli con un’alterazione dello sviluppo, quali nascita prematura o nascita a termine con complicanze neonatali, come ad esempio ipossia fetale o sindromi congenite. Tali difficoltà sono caratterizzate principalmente da compromissione delle funzioni orofaringee motorie e sensoriali, per le quali è necessario un intervento tempestivo e precoce, in quanto dall’alimentazione del neonato dipende la sua sopravvivenza, soprattutto nel caso dei prematuri, dove questa è strettamente correlata con il peso. Inoltre, a causa di queste condizioni, spesso il bambino viene nutrito tramite alimentazione enterale che, se protratta, porta a un’ulteriore alterazione di queste abilità, con ipersensibilità della zona orale e periorale, dovuta all’esposizione a stimoli negativi e al non uso. Nella presa in carico del bambino, quindi, il logopedista rappresenta una figura imprescindibile in quanto, a partire dalla Terapia Intensiva Neonatale (TIN), attraverso stimolazioni precoci e mirate può facilitare e velocizzare lo sviluppo di abilità orali che dovrebbero svilupparsi autonomamente, ma che, a causa del problema primario, non sono presenti o sono in ritardo rispetto alla norma fisiologica.

DOI
10.14605/LOG1912302

Keywords
Funzioni oro-alimentari, Prematurità, Complicanze neonatali, Suzione, TIN.

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