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Progetti

«Bambini come noi». Esilio e infanzia negata? – The «Bambini come noi» project proposal. Exile and denied childhood?

Francesca Mazzei

Libera professionista che collabora di volta in volta con vari enti e/o associazioni. Laureata in legge con tesi in psicologia giuridica, avvocatessa, perfezionamento in Criminalistica, Master in Archivi Ecclesiastici, con docenze a contratto in discipline giuridiche in Università (Università degli Studi di Milano, a.a. 2002-2005, Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, a.a. 2013-2014), ricerche con ascolto di testimonianze orali, attività di formazione, soprattutto nel mondo scolastico. Fra le attività svolte occorre segnalare il percorso scolastico Voci dalla Calabria. Storie di vita e emigrazione in Africa e altri mondi, dal 1950 al 1960, Serrastretta (CZ), Istituto Comprensivo, Scuola Secondaria di I grado a.s. 2013-2014 (si veda anche l’articolo dal medesimo titolo del percorso pubblicato su Educazione Interculturale vol. 14, n. 2, maggio 2016); l’iniziativa-ricerca Vecchi coloniali di Eritrea, (www.equatore.org/progetti e attività di ricerca). Esperienze in Africa (Burundi, Eritrea). Svolge attività di raccolta, di archiviazione, catalogazione e pubblicazione sul sito www.equatore.org di materiali librari, archivistici e multimediali in collaborazione con le associazioni Orizzonte Ediesse e Equatore Onlus.


Abstract

The following article presents a project proposal that involves three countries, Eritrea, Palestine and Italy, as well as the place of which the school interested in participating in the project is situated in. In an attempt to create a pathway to peace education, the project wants to raise awareness about the stories of different migrant minors in Italy, and the geo-historical aspects of their countries of residence or origin. This will be achieved by the examination of historical events through literature, filmography, direct testimonials and other materials collected on the field. Furthermore, the law, such as the Declaration of Children's Rights of 1989, and the Italian Constitution of 1948, and current statistical reports, including the local ones, will be considered. Last but not least, comments and suggestions from all of those who participate in the research project, not to mention the students themselves, will be taken into account.



                      Keywords: children’s rights, emigration, war, exile, integration, education, children, testimonials.

Sommario

Il seguente articolo descrive una proposta di progetto, rivolta alla conoscenza di storie e percorsi di bambini stranieri immigrati e/o profughi nel nostro Paese, degli aspetti geo-storici dei loro Paesi di residenza e/o di provenienza, e insieme allo studio di soluzioni possibili alle situazioni di difficoltà in cui vivono. Tutto ciò grazie alle proposte degli studenti coinvolti, al diritto (Dichiarazione dei Diritti dell’infanzia, 1989, e Costituzione Italiana, 1948), all’informazione, alla letteratura, alla filmografia, all’ascolto di testimonianze dirette con visione di materiali raccolti sul campo, alle indicazioni e ai suggerimenti di tutti coloro che parteciperanno a questo progetto di studio e di ricerca. Bambini come noi coinvolge tre Paesi: Eritrea, Palestina e Italia (nonché il luogo in cui sarà situata la scuola interessata). Si propone come un percorso di educazione alla pace, da svolgersi con semplicità intorno ad alcune tappe: esame di eventi storici, conoscenza di rapporti statistici attuali, anche locali, ascolto di testimonianze dirette e visione di materiali raccolti e/o realizzati nei Paesi presi in esame.
 

Parole chiave: diritti dell’infanzia, emigrazione, guerra, esilio, integrazione, educazione, bambini, testimonianze.

Breve descrizione del progetto e dei temi del percorso didattico

Il progetto si propone di:

  • avvicinare gli studenti del nostro Paese, anche attraverso l’ascolto di testimonianze dirette e visione di materiali raccolti sul campo, alle vicende di ragazzi fuggiti per via della guerra, l’esilio, l’emigrazione, la povertà e/o altre cause e di fare luce sugli eventi, spesso traumatici, che hanno dato origine all’esilio, a una possibile negazione dell’infanzia, a un’esistenza precaria in terre occupate. Queste situazioni riguardano oggi diversi milioni di persone nell’intero pianeta. Il corso propone di affrontare il caso dell’Eritrea, della Palestina e dell’Italia, quale Paese di arrivo.

  • Analizzare insieme l’importanza del vivere l’infanzia e le sue potenzialità, qui e altrove, con particolare attenzione al gioco e all’istruzione, in riferimento alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e alla Costituzione italiana.

  • Accostarsi al modo di vivere dei bambini in altri Paesi.

  • Tentare di rispondere a domande quali: cosa vuol dire essere senza patria? E vivere in un Paese occupato o essere costretti alla fuga o all’esilio? O essere imprigionati ingiustamente? Cosa significa vedersi ostacolati l’infanzia e i diritti fondamentali?

  • Riflettere sul dato che gli eventi, anche quelli drammatici, e le loro conseguenze vanno inseriti nell’orizzonte culturale, sociale, giuridico, geo-storico cui appartiene il bambino con il suo gruppo di riferimento, dal familiare fino a quello del popolo di cui fa parte.

  • Meditare su come si possa aiutare concretamente questi bambini a godere di più del diritto al gioco e all’istruzione, su come conoscere e valorizzare insieme le loro risorse e su come attivare delle pratiche di solidarietà di scambio.

  • Sensibilizzare gli studenti, e coloro che partecipano al progetto, alle ingiustizie che possono riguardare bambini e che in alcuni casi colpiscono anche molti cittadini stranieri residenti nel nostro Paese.

  • Esaminare il fenomeno dell’esilio nella realtà italiana, anche locale, dove sono migliaia gli esiliati, i profughi, i rifugiati, i minori stranieri non accompagnati.

  • Accostarsi a un’ottica di comprensione dell’uomo proveniente da mondi diversi dal nostro.

  • Coltivare il sogno che i ragazzi e i bambini, immagini della persona nella sua autenticità, possano essere al centro di questo momento storico.

Il percorso si propone di dare voce soprattutto ai giovani in modo che possano indicare possibili soluzioni alle situazioni attuali di guerra, di emigrazione e alle circostanze di difficoltà che sorgono nei Paesi di arrivo, fra cui l’Italia.
Parti attive del percorso saranno gli studenti coinvolti, i protagonisti di film e filmati (già individuati e alcuni di essi realizzati sul campo) che si proporranno in visione. Saranno altresì parti attive le persone che hanno vissuto le esperienze esaminate e che vorranno rendersi disponibili, nonché operatori, professionisti o missionari, che sono stati testimoni diretti dei temi trattati nei Paesi interessati.
In questo progetto vogliamo sentirci sostenuti dal pensiero della grande pedagogista Maria Montessori e dai continui inviti all’impegno concreto che il Papa Francesco rivolge ai giovani e, in un’ottica giuridica, dalla medesima Convenzione sui Diritti dell’infanzia, secondo la quale il bambino è considerato capace di esprimersi, di valutare e, in certi casi, di prendere decisioni responsabili.
In un’ottica di sintesi si propone qui il pensiero della Montessori inciso sulla sua tomba in Olanda: «Io prego i cari bambini che possono tutto di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo».
Il corso si snoda tra Eritrea, Palestina e Italia, «contenitori» storici, nazioni con le loro peculiarità da conoscere di per sé e allo stesso tempo emblematici di situazioni complesse e intricate in questo periodo storico. L’Eritrea, infatti, è ex colonia italiana e rappresenta uno dei Paesi con più alta percentuale di cittadini profughi che giungono sulle nostre coste, soprattutto attraverso le drammatiche traversate via mare.
La Palestina è colpita da decenni da una dura guerra a bassa soglia, in cui anche i bambini sono stati coinvolti (con dati allarmanti), ed è oggetto di approfondimento da parte delle associazioni Equatore Onlus e Orizzonte Ediesse. L’Italia è fortemente coinvolta nei processi migratori, come ci dicono i dati.

Metodologia e percorso didattico

  • Breve ricostruzione storica (a cura dei docenti) di alcuni eventi salienti avvenuti negli ultimi 60 anni circa all’interno del Paese esaminato, con particolare attenzione ai rapporti fra il Paese esaminato e altri Paesi che nel tempo ha avuto modo di incontrare sul proprio o altrui territorio, anche alla luce del colonialismo e delle convenzioni internazionali; alle forme di governo del Paese succedutesi nel tempo fino ad oggi; al riconoscimento delle libertà e dei diritti fondamentali dei cittadini.

  • Presentazione dei dati ufficiali relativi ai bambini nei tre Paesi in esame, tratti prevalentemente dai rapporti Acnur (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), Dossier Statistico Immigrazione a cura di Idos, CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati), Save the Children.

  • Breve illustrazione della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’infanzia (1989), e disamina di alcuni diritti dell’infanzia riconosciuti nei tre Paesi in esame.

  • Ascolto delle testimonianze di genitori di bambini e/o ragazzi che hanno vissuto e/o operato nei Paesi di interesse; missionari e persone che a titolo volontario e/o professionale vi hanno  lavorato a favore di minori; persone provenienti da Palestina e Eritrea.

  • Proposta «Crea il tuo libro e/o e-book Bambini come noi» (o col titolo che ciascun ragazzo vorrà dare). Durante lo svolgimento del progetto ogni studente è invitato a creare il proprio libro con immagini e materiali emersi durante il corso o da lui ricercato.

Se si vorrà, si potrà prevedere la visione di altri film e filmati, anche in orario extrascolastico.

Obiettivi

  • Creare occasioni di conoscenza dei tre Paesi proposti, in quanto emblematici e significativi della realtà presente.

  • Accostarsi al modo di vivere dei bambini nei Paesi esaminati.

  • Costruire con gli studenti percorsi di conoscenza e cercare insieme possibili soluzioni migliorative alle situazioni di disagio di altri bambini in un’ottica di scambio e di reciprocità.

Durata

Due o tre incontro per Paese. 

Destinatari 

Il percorso si rivolge agli studenti della scuola media di primo grado.

Numero dei partecipanti

Circa 30.

Materiali didattici

Proposta di bibliografie, letture utili, rassegne stampa, filmati, materiali raccolti sul campo, anche attingendo a fondi librari e archivistici messi a disposizione dalle associazioni Equatore Onlus e Orizzonte Ediesse (www.equatore.org).  

Autore per corrispondenza

Francesca Mazzei

Via IV Novembre, 86/A

25064 Gussago (BS)

E-mail: francescamazzei111@gmail.com

 

 

 

 



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