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a cura di Annamaria Di Fabio

Università degli Studi di Firenze

Di Fabio, A., & Bernaud, J.-L. (Eds.). (2014). The Construction of the Identity in 21st Century: A Festschrift for Jean Guichard. New York: Nova Science Publishers. Pagine: 286; $166.50.

Il presente volume intende celebrare il prezioso lavoro di Jean Guichard nell’ambito dell’orientamento e del career counseling. Il testo raccoglie i contributi di numerosi studiosi internazionali, come tributo al raffinato e profondo pensiero dell’eminente studioso francese.

Il volume rappresenta un riferimento per studiosi e professionisti che si trovano a operare nel contesto postmoderno, caratterizzato da continui cambiamenti e instabilità, dove le sfide che gli individui si trovano ad affrontare sono da un lato profondamente mutate, dall’altro continue e imprevedibili.

Relativamente alla sua articolazione, il volume è suddiviso in tre parti.

La prima parte riguarda aspetti teorici e introduce la ricchezza del pensiero di Guichard, evidenziando antecedenti, similarità, collaborazioni, esiti. La seconda parte introduce estensioni della teoria di Guichard fino alla maturazione di nuove prospettive di ricerca basate sul suo pensiero. La terza parte riguarda le applicazioni e offre esempi operativi nel quadro teorico della Self-Construction e della Life-Construction.

La prima parte si apre con il capitolo a cura di Richardson (New York University) che intende approfondire due aspetti del lavoro di Guichard: un modello duale di lavoro che comprende il lavoro retribuito e il lavoro assistenziale non retribuito; il concetto di Go between the concepts, analizzando i due aspetti di identity frame e di subjective identity form. Il secondo capitolo, a cura di Bangali, Masdonati, Fournier e Goyer (Centre de recherche et d’intervention sur l’éducation et la vie au travail – CRIEVAT, Canada), si propone di analizzare il contributo del lavoro di Guichard considerando tre aspetti del career development nel Quebec (Canada), vale a dire la transizione scuola-lavoro, percorsi professionali, orientamento e counseling professionale. Nel terzo capitolo, Delory-Momberger (University Paris 13 Sorbonne Paris Cité) evidenzia l’importanza della biographicity attraverso la narrazione di sé per affrontare i recenti cambiamenti economici e sociali che hanno influito sulla riconfigurazione della vita dell’individuo e della sua interazione con la società. Il quarto capitolo, a cura di Rossier, Maggiori e Zimmerman (University of Lausanne), approfondisce la relazione tra career adaptability e subjective identity forms, sottolineando che gli esseri umani possono agire come agenti attivi nel contesto socioeconomico contemporaneo. Nel quinto e ultimo capitolo, ancorandosi al pensiero di Guichard, Duarte (University of Lisbon) propone un insieme di principi utili nel campo dell’orientamento che possono promuovere la qualità della vita e il benessere.

La seconda parte inizia con il sesto capitolo di Blustein, DeVoy, Connors-Kellgre, e Olle (Boston College) che, all’interno della cornice della psicologia per il lavoro inclusiva, evidenzia gli aspetti del lavoro di Guichard utili per aiutare le persone nello sviluppare vite personali e professionali piene di significato. Nel settimo capitolo, Kenny e Minor (Boston College) tentano di integrare la teoria di Guichard della Self-Construction, la teoria di Savickas della Career Construction con il Positive Youth Development Thriving Model di Lerner et al. (2005) per promuovere un insieme di risorse essenziali per i giovani per affrontare le sfide del XXI secolo. L’ottavo capitolo, a cura di Hartung (Northeast Ohio Medical University) e Taber (Oakland University), focalizza l’importanza di aumentare la conoscenza di sé e la narrazione della propria identità per il processo di progettazione delle proprie vite personali e professionali. Nel nono capitolo, Young e Valach (University of British Columbia) concettualizzano e descrivono il processo di self-construction nella vocational psychology, vale a dire il processo di “making oneself-self”. Il decimo capitolo, a cura di Vilhjálmsdóttir (University of Iceland), descrive due approcci differenti alla concettualizzazione occupazionale, vale a dire la teoria sociologica di Bourdieu e la teoria della psicologia di Kelly, per chiarire le differenze sociali nella cognizione occupazionale. Nell’undicesimo capitolo, l’ultimo della seconda parte, Di Fabio (Università di Firenze) introduce il nuovo di concetto di “New purposeful identitarian awareness” come riferimento per affrontare le sfide del XXI secolo costruendo vite personali e professionali piene di significato.

La terza parte si apre con il dodicesimo capitolo in cui Cohen-Scali (Institut National d’Etude du Travail et d’Orientation Professionnelle du Conservatoire National des Arts et Métiers - INETOP-CNAM) approfondisce la diversità delle situazioni durante la transizione scuola-lavoro ed enfatizza come le esperienze di lavoro possano contribuire allo sviluppo della propria identità. Nel tredicesimo capitolo Bernaud (Institut National d’Etude du Travail et d’Orientation Professionnelle du Conservatoire National des Arts et Métiers - INETOP-CNAM) si concentra sulla saggezza nell’ambito della psicologia dell’orientamento, dalle origini del concetto alle recenti teorie psicologiche. Il quattordicesimo capitolo, a cura di Maree (University of Pretoria), presenta un caso-studio in cui viene utilizzato un approccio qualitativo+quantitativo per analizzare gli effetti del Life Construction Counseling per rafforzare la riflessività dell’individuo. Nel quindicesimo capitolo Di Fabio (Università di Firenze) presenta un nuovo intervento applicativo dal titolo Constructing my future purposeful life intervention nel quadro della Life Construction e uno studio empirico per dimostrare l’efficacia dell’intervento.

Al termine della lettura si evince come questo volume si configuri in termini di una risorsa preziosa per ricercatori e professionisti nel campo dell’orientamento e del counseling ma anche per persone interessate nel comprendere meglio come rispondere più efficacemente alle richieste e alle sfide del 21° secolo, costruendo, utilizzando e potenziando le proprie forze.

Al termine della lettura il volume risulta uno strumento da non perdere in ambito di orientamento e di career counseling, perché rende un omaggio prezioso e innovativo al grande contributo di Jean Guichard alla nostra disciplina, nell’intento di facilitare gli individui che si trovano ad affrontare le molteplici sfide del XXI secolo.

Letizia Palazzeschi

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