Nell’ambito della psicologia positiva (Seligman, 2002; Seligman & Csikszentmihalyi 2000), emergono due approcci in relazione al benessere: benessere edonico (Kahneman, Diener, & Schwarz, 1999) come benessere soggettivo e benessere eudaimonico (Ryan & Deci, 2001; Ryff & Singer, 2008; Waterman et al., 2010) come benessere psicologico. Il benessere edonico si riferisce al raggiungimento del piacere e all’evitamento del dolore (Kahneman et al., 1999), include sia una componente affettiva caratterizzata dalla prevalenza di emozioni positive piuttosto che negative (Watson, Clark, & Tellegen, 1988) sia una componente cognitiva di valutazione in termini di soddisfazione di vita. Il benessere eudaimonico è relativo all’auto-realizzazione (Ryan & Deci, 2001), sottolineando il significato di vita, l’autenticità, la purposefulness (Di Fabio, 2014c; Waterman et al., 2010).

Il presente articolo si focalizza sul costrutto di flourishing inteso in termini di prosperità socio-psicologica (Diener et al., 2010). Si tratta del successo percepito in importanti aree come le relazioni, l’autostima, la presenza di uno scopo (purpose), l’ottimismo. Il costrutto di flourishing viene valutato attraverso la Flourishing Scale (Diener et al., 2010), uno strumento breve composto da otto item che fornisce un punteggio totale di flourishing. La versione originale della scala presenta buone proprietà psicometriche in termini di dimensionalità e attendibilità e mostra forti relazioni positive con altre misure di benessere sia edonico che eudaimonico.

L’attenzione al flourishing è rilevante in un’ottica di prevenzione primaria (Hage et al., 2007; Kenny & Hage, 2009) e di promozione delle risorse (Di Fabio & Kenny, 2015; Di Fabio & Saklofske, 2014; Kenny, Di Fabio, & Minor, 2014). Nello specifico in ambito di orientamento e career counseling il concetto di flourishing appare particolarmente promettente in quanto, per costruire il proprio percorso professionale e di vita in maniera autonoma, risultano di particolare importanza per l’individuo aspetti di autostima, ottimismo, purposefulness e anche un positive relational management (Di Fabio, 2015a). In tale prospettiva l’obiettivo degli interventi è quello di aumentare la capacità riflessiva degli individui riguardo aspetti di consapevolezza identitaria purposeful (Di Fabio, 2014c) e di dialettica del Sé nelle relazioni (Blustein, 2011; Di Fabio, 2015b), permettendo loro di collocare la propria esistenza in una cornice di riferimento che appaia maggiormente significativa per loro (Guichard, 2013; Savickas, 2011).

Alla luce del quadro teorico fin qui delineato risulta importante poter disporre di una scala per misurare il flourishing anche nella nostra realtà nazionale. Pertanto l’obiettivo del presente studio è quello di offrire un primo contributo alla validazione della versione italiana a cura di Di Fabio della Flourishing Scale per un suo utilizzo anche nel contesto italiano.

Metodo

Partecipanti

Hanno partecipato al presente studio 217 studenti dell’Università degli Studi di Firenze di cui 71 maschi (32.71%) e 146 femmine (55.49%) con un’età media di 24.13 (DS = 1.42).

Strumenti

Flourishing Scale. Per valutare il flourishing è stata utilizzata la Flourishing Scale (Diener et al., 2010) nella versione italiana a cura di Di Fabio. Questo strumento è composto da 8 item rispetto ai quali il soggetto deve esprimere il proprio grado di accordo su una scala Likert a 7 punti (da 1 = Completamente in disaccordo a 7 = Completamente d’accordo). Esempi di item sono: «Conduco una vita ricca di obiettivi e di significato»; «Le mie relazioni sociali sono supportive e gratificanti»; «Mi impegno e sono interessato alle mie attività quotidiane». Gli item della versione originale della Flourishing Scale sono stati tradotti tramite il metodo della back translation.

Meaningful Life Measure. Per valutare il meaning in life è stata utilizzata la Meaningful Life Measure (MLM, Morgan & Farsides, 2009) nella versione Italiana a cura di Di Fabio (2014b). Questo strumento è composto da 23 item rispetto ai quali il soggetto deve esprimere il proprio grado di accordo su una scala Likert a 7 punti (da 1 = Completamente in disaccordo a 7 = Completamente d’accordo). Consente di individuare cinque dimensioni: Exciting life (esempio di item: «La mia vita mi sembra sempre entusiasmante»), Accomplished life (esempio di item: «Finora sono soddisfatto di quello che ho ottenuto nella vita»), Principled life (esempio di item: «Ho un sistema di valori personali che rende la mia vita degna di essere vissuta»), Purposeful life (esempio di item: «Ho una chiara idea di quali sono i miei obiettivi e scopi futuri»), Valued life, (esempio di item: «La mia vita è significativa»). L’attendibilità dello strumento, misurata attraverso l’alfa di Cronbach è di .85 per il totale, .85 per la dimensione Exciting life, .87 per la dimensione Accomplished life, .86 per la dimensione Principled life, .85 per la dimensione Purposeful life, .84 per la dimensione Valued life.

Authenticity Scale (AS). Per valutare l’autenticità è stata utilizzata l’Authenticity Scale (Wood, Linley, Maltby, Baliousis, & Joseph, 2008) nella versione italiana a cura di Di Fabio (2014a). Questo strumento è composto da 12 item rispetto ai quali il soggetto deve esprimere il proprio grado di accordo su una scala Likert a 7 punti (da 1 = Non mi descrive bene a 7 = Mi descrive bene). Si articola in tre dimensioni: Si articola in tre dimensioni: Self-alienation (esempio di item: «Non mi sento in contatto con il mio vero me»); Authentic living (esempio di item: «Sono fedele a me stessa/o nella maggior parte delle situazioni»); Accepting external influence (esempio di item «Sento sempre di dover fare ciò che gli altri si aspettano da me»). L’attendibilità dello strumento, misurata attraverso l’alfa di Cronbach è di .80 per il totale, .81 per la dimensione Self-alienation, .79 per la dimensione Authentic living, .84 per la dimensione Accepting external influence.

Satisfaction With Life Scale. Per valutare la soddisfazione di vita è stata utilizzata la Satisfaction With Life Scale (SWLS, Diener, Emmons, Larsen, & Griffin, 1985) nella versione italiana a cura di Di Fabio e Gori (in press). Lo strumento è composto da 5 item su scala Likert a 7 punti (da 1 = fortemente in disaccordo a 7 = fortemente d’accordo). Esempi di item sono: «Sono soddisfatto della mia vita» e «Se potessi rivivere la mia vita, non cambierei quasi niente». L’attendibilità della versione italiana è di α = .88.

Positive and Negative Affect Schedule. Per valutare il Positive Affect e il Negative Affect è stata utilizzata la Positive and Negative Affect Schedule (PANAS, Watson, et al., 1988) nella versione italiana a cura di Terraciano, McCrae e Costa (2003). Lo strumento è formato da una lista di 20 aggettivi di cui 10 si riferiscono al Positive Affect (PA) (esempi sono «entusiasta», «interessato», «determinato») e 10 si riferiscono al Negative Affect (NA) (esempi sono «spaventato», «impaurito», «turbato»). Al soggetto viene chiesto di indicare l’intensità con cui in media si sente generalmente su un scala Likert da 1 = Molto poco o per niente a 5 = Moltissimo. L’alfa di Cronbach per il Positive Affect è di .72 e l’alfa di Cronbach per il Negative Affect è di .83.

Procedura

Le somministrazioni sono avvenute collettivamente, a opera di personale specializzato e nel rispetto delle leggi sulla privacy. L’ordine di somministrazione è stato controbilanciato per controllare gli effetti dell’ordine di presentazione.

Analisi dei dati

È stata verificata la struttura fattoriale della versione italiana della Flourishing Scale con un’Analisi Fattoriale Confermativa (AFC) mediante l’utilizzo del programma statistico AMOS versione 6 (Arbuckle, 2005) con il metodo della massima verosimiglianza. L’adeguatezza del modello è stata analizzata basandosi non soltanto sul valore di χ2, dato che tale statistica risulta influenzata dall’elevata numerosità dei partecipanti, ma anche valutando altri indici di adattamento quali il rapporto tra il valore di χ2 e i gradi di libertà (χ2/df). Valori del rapporto tra c2/gl compresi tra 1 e 3 sono considerati indicatori di un buon adattamento. Sono stati considerati anche ulteriori indici relativi al goodness of fit quali: il Comparative Fit Index (CFI, Bentler, 1990) e il Non-Normed Fit Index (NNFI, Tucker & Lewis, 1973) che permettono una valutazione del modello sia con grandi che con piccoli campioni e i cui valori superiori a .90 indicano una buona adeguatezza del modello (Bentler, 1990); il Root Mean Square Error of Approximation (RMSEA, Browne & Cudeck, 1993) i cui valori inferiori a .08 indicano un buon adattamento del modello ai dati (Browne, 1990). Si è inoltre proceduto a verificare l’attendibilità della Flourishing Scale mediante il calcolo dell’alfa di Cronbach e delle correlazioni item-totale corrette. Inoltre per verificare la validità convergente sono state esaminate, mediante il coefficiente r di Pearson, le correlazioni della FS con il MLM, l’AS, SWLS, il PA e il NA.

Risultati

Per verificare la struttura unidimensionale della Flourishing Scale, si è proceduto a un’analisi fattoriale di tipo confermativo. Gli indici di Goodness of Fit sono riportati in Tabella 1.

 

Tabella 1

Analisi fattoriale Confermativa: Goodness of Fit

Schermata 2016-02-05 alle 16.30.19

Relativamente agli indici considerati, la versione italiana della scala conferma la struttura unidimensionale della versione originale. Al fine di verificare la consistenza interna dello strumento in esame sono stati calcolati il coefficiente alfa di Cronbach e le correlazioni item-totale corrette. L’alfa di Cronbach è pari a .88. Le correlazioni item-totale corrette, tutte positive e significative, vanno da .58 a .70.

Le correlazioni della Flourishing Scale con il MLM, l’AS, SWLS, il PA e il NA sono riportate in Tabella 2.

 

Tabella 2

Correlazioni della Flourishing Scale con il MLM, l’AS, SWLS, il PA e il NA Schermata 2016-02-08 alle 17.51.05

Discussione

L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di verificare le proprietà psicometriche della Flourishing Scale (FS, Diener et al., 2010) nella versione italiana a cura di Di Fabio in studenti universitari. Attraverso un’Analisi Fattoriale Confermativa è stata evidenziata l’adeguatezza del modello unifattoriale della scala. L’attendibilità è risulta adeguata. Le correlazioni positive della versione italiana della Flourishing Scale con il MLM, l’AS, la SWLS, il PA e inverse con il NA sottolineano un’adeguata validità convergente dello strumento relativamente alle misure effettuate. Come per la versione originale (Diener et al., 2010), la versione Italiana dello strumento consente di rilevare il flourishing in maniera valida e attendibile.

Dai risultati emersi dal presente studio è possibile concludere che la versione italiana della Flourishing Scale risulta essere uno strumento valido e attendibile per la misura della flourishing anche nel contesto italiano. Tale studio presenta tuttavia il limite di aver analizzato le proprietà psicometriche della versione italiana della Flourishing Scale esclusivamente con un gruppo di studenti dell’Università degli Studi di Firenze che non risultano rappresentativi della realtà italiana. Future ricerche dovrebbero pertanto prendere in considerazione gruppi di partecipanti maggiormente rappresentativi della realtà italiana, comprendendo non solo studenti universitari di altre aree geografiche in Italia, ma anche studenti di scuola superiore e adulti. Sarebbe inoltre interessante verificare i risultati anche in contesti internazionali per favorire confronti con altri Paesi in relazione al flourishing.

Nonostante i limiti evidenziati, la versione italiana della Flourishing Scale rappresenta uno strumento in grado di rilevare in maniera accurata il flourishing anche nel contesto italiano, aprendo future prospettive di ricerca e intervento in un’ottica di psicologia positiva. In particolare in ambito di orientamento e di career counseling (Guichard, 2013; Savickas, 2011), il flourishing risulta un aspetto particolarmente promettente in quanto elemento fondamentale per l’individuo per la costruzione del progetto professionale e di vita e per la costruzione di consapevolezza identitatia purposeful (Di Fabio, 2014c). Disporre di uno strumento in grado di rilevare in maniera valida e attendibile il costrutto di flourishing consente di approfondire lo studio di tale costrutto in ambito di orientamento e career counseling e dunque offre la possibilità di un potenziamento in termini sia di ricerche sia di interventi in un’ottica di psicologia positiva (Seligman, 2002; Seligman & Csikszentmihalyi 2000) e di promozione delle risorse (Di Fabio & Kenny, 2015; Kenny et al., 2014).

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