Vol. 18, n. 1, febbraio 2025
ARTICOLI SU INVITO
1994-2024 CROSS: 30 anni passati a costruire il futuro
Cristina Castelli, Diego Boerchi, Emanuela Bonelli, Alessandro Buffoli, Sara La Malfa, Deborah Pagani, Elena Ramella ed Emanuela Maria Confalonieri1
Sommario
Il Centro di Ricerche sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale (CROSS) celebra trent’anni di attività dedicati a promuovere l’orientamento come strumento per lo sviluppo della persona e contributo al miglioramento della società. Fondato nel 1994, il CROSS ha integrato ricerca scientifica e interventi pratici in ambiti scolastici, universitari e di vulnerabilità sociale. Attraverso la progettazione di metodologie innovative e strumenti operativi, il centro ha supportato educatori, formatori e orientatori, promuovendo un orientamento che supera le tecniche psicotecniche e si concentra sulla formazione integrale della persona. Le principali aree di intervento hanno incluso l’orientamento scolastico e professionale, lo sviluppo di competenze trasversali e l’inclusione socio-lavorativa di categorie vulnerabili, come i rifugiati politici. La produzione scientifica, caratterizzata da validazioni di strumenti innovativi e pubblicazioni internazionali, ha favorito l’evoluzione delle pratiche orientative. Progetti come ESPoR, EMoCC, Smart Road e Fabbrica del Talento dimostrano l’impegno continuo del CROSS nell’affrontare le sfide sociali e culturali contemporanee. Contribuendo all’innovazione educativa e professionale, il centro di ricerca si conferma un punto di riferimento per un orientamento che valorizza la persona nella sua complessità, ponendola al centro di un dialogo tra ricerca, educazione e futuro.
Parole chiave
Orientamento, Consulenza di carriera, Scelte formative e professionali, Competenze orientative, Inclusione socio-lavorativa, Ricerca scientifica, Test e questionari, CROSS.
INVITED ARTICLES
1994-2024 CROSS: 30 Years Spent Building the Future
Cristina Castelli, Diego Boerchi, Emanuela Bonelli, Alessandro Buffoli, Sara La Malfa, Deborah Pagani, Elena Ramella, and Emanuela Maria Confalonieri2
Abstract
The Research Centre on Vocational Guidance and Socio-Professional Development (CROSS) celebrates thirty years of activity dedicated to promoting vocational guidance as a tool for personal development and a contribution to societal improvement. Founded in 1994, CROSS has integrated scientific research and practical interventions in educational, university, and socially vulnerable contexts. By designing innovative methodologies and operational tools, the centre has supported educators, trainers, and counselors, advancing guidance that transcends psychotechnical techniques and focuses on holistic personal development. The main areas of intervention include educational and career guidance, the development of soft skills, and the socio-professional inclusion of vulnerable groups, such as refugees. Its scientific output, characterized by validations of innovative tools and international publications, has advanced the evolution of guidance practices. Projects like ESPoR, EMoCC, Smart Road, and Fabbrica del Talento highlight CROSS’s ongoing commitment to addressing contemporary social and cultural challenges. By contributing to educational and professional innovation, this research centre establishes itself as a key reference point for guidance that values individuals in their complexity, placing them at the centre of a dialogue between research, education, and the future.
Keywords
Vocational guidance, Career counseling, Educational and professional choices, Career management skills, Socio-professional inclusion, Scientific research, Tests and questionnaires, CROSS.
Trent’anni di impegno, innovazione e passione: questa è la storia del CROSS — Centro di Ricerche sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale. In occasione del suo trentesimo anniversario, ci immergiamo in un viaggio attraverso le radici teoriche e le applicazioni pratiche che hanno lo hanno reso un luogo di riferimento nel campo dell’orientamento in Italia. Ma cosa rende questo centro così speciale? Quali sono le idee e le azioni che hanno plasmato decenni di ricerca e interventi concreti a favore di educatori, orientatori e formatori? Questo articolo vi condurrà alla scoperta della storia del CROSS, esplorando come le visioni originarie ispirate a Padre Gemelli abbiano guidato lo sviluppo di metodologie innovative cercando sempre risposte efficaci in forte sintonia e ascolto delle sfide sociali e culturali del nostro tempo. Dalla sua nascita nel 1994, passando per interventi in scuole, università e contesti di vulnerabilità, fino a arrivare ai progetti più recenti rivolti a migranti e rifugiati, evidenzieremo come il CROSS abbia saputo adattarsi e crescere, mantenendo salde le proprie fondamenta teoriche. E come tali caratteristiche abbiamo consentito a questo centro di ricerca di saper rispondere alle tante domande sull’orientamento nella sia complessità e nelle sue tante sfaccettature. Quello che si è provato a descrivere è un percorso di dedizione e trasformazione, che celebra non solo un traguardo importante, ma anche una continua missione di supporto e sviluppo per le generazioni del futuro.
Il CROSS — Una mission ispirata a Padre Gemelli
Il CROSS, fondato nel 1994, si è contraddistinto fin dall’inizio per l’impegno e la dedizione nel condurre ricerche e proporre soluzioni migliorative per l’attività di educatori, orientatori e formatori, offrendo strumenti, metodologie e aggiornamenti teorici. Operativamente, è intervenuto nelle scuole e nei Centri di Cultura dell’Università Cattolica di Benevento, Lucca, Alessandria e Acireale. Negli ultimi anni, a seguito di conflitti e gravi condizioni di povertà, ha svolto interventi a favore di migranti e profughi nell’ambito della «terza missione culturale e sociale» dell’Università.
Le attività del CROSS sono sempre state allineate con il pensiero di Padre Gemelli e della sua scuola, basandosi su tre assunti fondamentali. Primo, la ricerca in psicologia è vista come un’operatività creativa della mente che mira a dare senso all’agire umano. Secondo, la ricerca è un processo continuo che si alimenta dei lavori precedenti e delle relazioni instaurate nel tempo. Terzo, i risultati della ricerca non sono considerati conoscenze fisse, ma in continua evoluzione in risposta alle necessità del contesto. Padre Gemelli affermava che il sapere deve essere considerato come un campo di forze continuamente aperto verso il futuro, enfatizzando l’importanza di nuove consapevolezze e soluzioni per la formazione della personalità.
Per questo motivo, l’orientamento non può essere visto come una semplice tecnica, ma deve essere inserito in una concezione ampia della formazione, che va dalla scuola primaria all’università, estendendosi alla formazione dell’intera personalità dell’allievo. Le ricerche di Padre Gemelli in psicologia dell’età evolutiva dimostravano l’importanza dei primi anni di vita nello sviluppo della persona, sottolineando la necessità di cure e apprendimenti specifici in questo periodo. Gemelli anticipava che l’uomo è guidato dalla sua attività mentale, che dà senso alle esperienze vissute e alle informazioni acquisite fin dalla tenera età, le quali sono selezionate, ordinate ed elaborate attivamente. Sosteneva che l’orientamento deve superare il livello psicotecnico della ricerca delle attitudini, riconoscendo l’intenzionalità del soggetto e il contesto in cui vive.
Un aspetto centrale nel pensiero di Gemelli è l’integrazione tra le esigenze della società e il diritto dell’individuo di seguire i propri interessi. Le scelte orientative devono basarsi su un accordo tra il giovane e il mondo della formazione e del lavoro. Per il giovane è necessaria una buona consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità, mentre per il contesto formativo è richiesto un impegno tecnico, economico, sociale e culturale. Gemelli criticava gli errori nella pratica orientativa, come il «miracolismo dei tecnici» e il «semplicismo dei dilettanti», e sottolineava la necessità di aggiornare teoria e pratica in linea con le innovazioni culturali e tecnologiche.
L’impegno di Gemelli si è evoluto grazie agli scambi con ricercatori e istituti internazionali, integrando l’orientamento come processo continuo che unisce educazione familiare e scolastica all’importanza del contesto. Egli metteva in guardia contro lo studio della persona solo in ambienti «artificiali» come il laboratorio, affermando che lo psicologo deve considerare il rapporto tra uomo e uomo e tra uomo e ambiente. Gemelli valorizzava l’alternanza scuola-lavoro, promuovendo l’inserimento di stage lavorativi nei curricula di licei e istituti professionali, una pratica resa obbligatoria per legge solo dagli anni ’90. In sintesi, il CROSS si ispira profondamente al pensiero di Padre Gemelli, promuovendo un orientamento integrato e dinamico che considera la formazione dell’individuo nel suo contesto sociale e culturale, favorendo un’interazione continua tra ricerca, pratica e innovazione.
In Italia, Padre Gemelli è considerato un pioniere per avere promosso le azioni di orientamento in una prospettiva multidisciplinare e interdisciplinare. Nel 1949 propose una legge italiana sull’orientamento, si impegnò nella costituzione di un «Consiglio centrale permanente per lo studio dei problemi dell’orientamento professionale» e promosse la formazione di diverse figure professionali, in primis i consiglieri d’orientamento, con la prima specializzazione post-laurea offerta dall’Università Cattolica nel 1955.
Negli anni, queste idee sono state riprese e approfondite dai numerosi docenti e ricercatori che si sono succeduti nel Dipartimento di Psicologia, tra cui Zunini, Peri, Girotti, Quadrio, Groppo e Scarpellini, direttore per molti anni della Scuola per Orientatori presso l’Istituto Toniolo, nonché Ancona, Trentini, Venini e Scabini. Tutti, a seconda dei loro interessi scientifici particolari, si sono concentrati su aspetti quali le caratteristiche di personalità, le motivazioni, i valori e le inclinazioni più profonde, mantenendo una concezione della persona che valorizza sempre la propria libertà e responsabilità nelle scelte.
In questo ampio orizzonte di studi e ricerche applicate, il CROSS è ancora oggi impegnato a sviluppare metodologie e strumenti adeguati a rendere l’azione orientativa sempre più rispondente alle molteplici e diversificate esigenze dei giovani che si affacciano al mondo della formazione e del lavoro. Grazie alla guida dei direttori Cristina Castelli, Alessandro Antonietti ed Emanuela Confalonieri, al coordinamento di Diego Boerchi e al supporto dei consulenti di Milano e Brescia, il centro di ricerca continua a perseguire l’obiettivo di innovare e perfezionare le pratiche orientative, mantenendo un forte legame con le fondamenta teoriche di Padre Gemelli e adattandosi costantemente alle evoluzioni sociali e culturali contemporanee.
La ricerca scientifica
La produzione scientifica ha origine con i «Quaderni CROSS», una collana di otto pubblicazioni edite tra il 1997 e il 2004 da ISU Università Cattolica del Sacro Cuore, ora EduCATT, che all’epoca rappresentarono un’importante iniziativa di riflessione e ricerca sui temi dell’orientamento scolastico e professionale. Attraverso contributi di studiosi ed esperti, la collana ha affrontato argomenti innovativi e centrali per il settore, come il bilancio di competenze, l’orientamento alla carriera, l’accoglienza e la qualità dei servizi di orientamento. Tematiche quali l’accesso programmato all’università, l’orientamento nella scuola secondaria e l’integrazione tra scuola e professione sono state approfondite con approcci sia teorici che pratici, evidenziando l’importanza di strumenti e metodologie adeguati a sostenere le scelte formative e professionali degli studenti. Questa esperienza editoriale, ormai conclusa, ha contribuito significativamente a delineare nuove prospettive per l’orientamento, fornendo un supporto concreto a chi opera in questo ambito.
La produzione scientifica si è poi trasferita su riviste scientifiche internazionali e si è focalizzata sullo studio delle dimensioni e dei processi di scelta, lo sviluppo delle competenze orientative e l’inclusione socio-lavorativa con un’attenzione particolare ai giovani e alle categorie vulnerabili. Le ricerche pubblicate hanno spaziato dalla costruzione e validazione di strumenti per l’assessment degli interessi professionali in età evolutiva come l’Inventario Iconografico degli Interessi Professionali (3IP; Boerchi & Magnano, 2015) e il Multilingual Iconographic Professional Interests Inventory (MIPII; Khorasani et al., 2023), all’analisi delle competenze orientative (Boerchi, 2024) e al sostegno e all’influenza genitoriale nella scelta scolastica con la Support, Interference and Lack of Engagement Scale (SIL Scale; Boerchi & Tagliabue, 2018; Boerchi et al., 2019). È stata data attenzione anche a studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (Giorgetti et al., 2022) e di origine straniera (Boerchi, 2014; Valtolina & Boerchi, 2019), affrontando la transizione e le difficoltà di scelta (Boerchi, 2016; Boerchi, 2020).
Un ulteriore filone di ricerca riguarda l’accompagnamento dei rifugiati, esaminato attraverso i principi della Social Cognitive Career Theory e della Career Adaptability, evidenziando l’urgenza della formazione degli operatori e dei servizi di supporto all’inserimento lavorativo (Boerchi, 2023; Boerchi et al., 2024; Morici et al., 2022). Parallelamente, gli studi sulle competenze non-intellettive (Boerchi et al., 2021a, 2021b) e sulla soddisfazione scolastica e accademica (Lodi et al., 2017, 2019) hanno confermato l’importanza della qualità della scelta e di fattori motivazionali e relazionali per il benessere e il rendimento formativo degli studenti sia universitari che delle scuole secondarie di secondo grado (Magnano et al., 2020a, 2020b).
I contributi a congressi scientifici, in particolare alle edizioni del Congresso Nazionale della Società Italiana per l’Orientamento (SIO), hanno favorito la diffusione degli studi del CROSS su orientamento scolastico, professionale e scelte di carriera. Tra queste, la XIII edizione «Orientamento alla scelta: Ricerche, formazione, applicazioni» è stata organizzata proprio dal CROSS a Milano (21-23 febbraio 2013). Grazie a queste occasioni, il CROSS ha rafforzato collaborazioni accademiche e professionali e stimolato il confronto fra ricerca e prassi, promuovendo approcci innovativi.
Le pubblicazioni
Le prime pubblicazioni a carattere operativo e divulgativo risalgono al 1992, con la presentazione dei primi test psicometrici focalizzati sulle attitudini (Castelli et al., 1992 e rev. 2012) e dei questionari sugli interessi (Castelli et al., 1993). Nel tempo, la batteria è stata ampliata con strumenti dedicati all’analisi di altre dimensioni rilevanti, tra cui i questionari sugli atteggiamenti verso lo studio (Mancinelli, 1997), sull’autovalutazione di caratteristiche personali correlate al successo scolastico e professionale (Mancinelli, 2001 e rev. 2012) e sui valori professionali (Boerchi & Castelli, 2000). Successivamente, si è arricchita con questionari per la rilevazione degli stili di pensiero (Bonelli, 2012), e sono in corso studi di validazione di nuove scale sulle soft skills.
L’utilizzo di test e questionari psicometrici nella pratica orientativa, se impiegati correttamente e nel rispetto delle norme etiche, supporta il professionista nel condurre un assessment più oggettivo e completo, soprattutto se integrato con strumenti complementari come il colloquio, l’intervista o le schede operative. Questi strumenti, inoltre, aiutano gli utenti a sviluppare una maggiore chiarezza e consapevolezza delle proprie caratteristiche personali. L’uso appropriato e la varietà di test e questionari disponibili sono stati approfonditi in diverse pubblicazioni dedicate (Mancinelli, 1998, 2013).
Negli anni, gli strumenti pubblicati con la casa editrice Vita e Pensiero a Milano sono stati costantemente aggiornati per rispondere ai cambiamenti negli andamenti degli utenti, che hanno reso necessarie nuove standardizzazioni, e per adeguarsi alle trasformazioni dei sistemi formativi. Questo processo ha garantito un utilizzo sempre più efficace e oggettivo nella valutazione delle dimensioni fondamentali dei processi orientativi, rafforzando la loro rilevanza nella pratica professionale.
Parallelamente, sono stati pubblicati numerosi libri con l’intento di offrire una guida metodologica completa (Castelli & Venini, 1996, 2004), sia per l’applicazione delle diverse tecniche orientative, come il colloquio o il bilancio di competenze, sia per l’impiego efficace degli strumenti specifici, quali schede di autovalutazione e test psicometrici. Queste opere derivano dall’esperienza diretta degli operatori sul campo e dalla validazione di schede e strumenti sviluppati in collaborazione con enti pubblici e privati. Le pubblicazioni hanno abbracciato l’intero panorama degli interventi di orientamento: dal colloquio individuale ai test psicometrici, dalle tecniche di gruppo allo sviluppo di competenze trasversali, dagli percorsi autobiografici per il bilancio di competenze fino alle schede di autovalutazione.
I libri dedicati al colloquio (Mancinelli, 2000, 2007) offrono non solo un approfondimento teorico accurato, ma anche una descrizione chiara e dettagliata delle modalità per condurre un colloquio efficace nella pratica orientativa, adattandolo ai diversi ambiti dell’orientamento. Questi testi rappresentano strumenti indispensabili per i professionisti, fornendo linee guida operative e spunti pratici per affrontare con competenza le esigenze degli utenti.
Le opere sul bilancio delle competenze (Gallo & Boerchi, 2011) e sullo sviluppo delle competenze trasversali (Mancinelli, 2023) presentano una panoramica ricca e articolata di strumenti utilizzabili nella pratica professionale. Accompagnati da esempi applicativi guidati, questi testi coniugano aspetti pratici e teorici, ponendo particolare attenzione alla coerenza metodologica e all’importanza di integrare riferimenti teorici in ogni fase dell’intervento, dalla progettazione alla realizzazione e alla verifica dei risultati.
Le pubblicazioni relative alle schede di autovalutazione e ad altri strumenti (Mancinelli, 2007, 2008; Mancinelli & Bonelli, 2004) sono nate dal desiderio di condividere materiali sperimentati direttamente in aula e utilizzabili in interventi di sostegno orientativo di gruppo con adolescenti e giovani adulti. Queste schede coprono tutte le fasi del processo di orientamento e includono una scheda guida, che illustra obiettivi e strumenti didattici, oltre a un approfondimento pensato per facilitare la discussione e stimolare riflessioni sui temi affrontati, rendendole particolarmente utili per gli operatori del settore.
La formazione
Il centro di ricerca CROSS ha formato migliaia di studenti universitari, orientatori, consulenti di carriera e insegnanti, distinguendosi per una formazione di qualità che coniuga modelli teorici scientifici e l’esperienza pratica acquisita attraverso il servizio di orientamento CROSS-Service. Questo approccio ha fornito non solo strumenti operativi ma anche il giusto atteggiamento professionale e competenze nell’analisi dei bisogni orientativi e nella progettazione di consulenze individuali e interventi di gruppo.
Un aspetto centrale della formazione è rappresentato dagli insegnamenti universitari, attivati in diversi corsi di laurea magistrale presso le facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione. Questi insegnamenti affrontano un’ampia gamma di tematiche, dalla psicologia dell’orientamento e della decisione al career counseling, fino al benessere lavorativo.
Fin dal 1999, il CROSS ha avviato corsi post lauream innovativi: il Master in Processi di orientamento e sviluppo del piano di carriera (3 edizioni), i corsi di perfezionamento in Consulenza di carriera (6 edizioni), altri corsi riguardanti l’orientamento a distanza, l’uso di strumenti psicometrici e la mediazione tra formazione e lavoro.
All’interno dell’iniziativa «Cattolica per la scuola», il CROSS offre corsi mirati per rispondere alle esigenze degli insegnanti e progetta interventi formativi ad hoc, adattandoli ai bisogni specifici e in evoluzione di docenti di ogni grado. Questo approccio flessibile consente di affrontare tematiche emergenti e fornire strumenti aggiornati per migliorare le competenze didattiche e orientative.
Il CROSS-Service
Sin dalla sua nascita, il CROSS ha operato la scelta di accostare alla ricerca scientifica un servizio di orientamento mirato a supportare adolescenti, giovani e adulti nelle loro decisioni riguardanti il futuro accademico e professionale. Il connubio tra teoria e pratica ha generato un circolo virtuoso che ha permesso alla ricerca di essere costantemente spronata a rispondere alle esigenze di un contesto sociale in rapida e costante evoluzione e, al contempo, ha consentito di offrire agli utenti del servizio una pratica orientativa sempre aggiornata, costituita da interventi efficaci, rispettosi dell’unicità della persona e attenti ai cambiamenti sociali e del mercato del lavoro.
Per rispondere alle esigenze di famiglie e ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado, il CROSS-Service propone storicamente interventi di orientamento psico-attitudinale. Questa modalità di consulenza sostiene i processi di scelta nel passaggio dalla scuola secondaria di primo a quella di secondo grado, nelle prese di decisioni post diploma e nelle situazioni di difficoltà che richiedono una revisione della scelta e un riorientamento nel corso del percorso formativo. Gli incontri si basano sulla somministrazione di alcuni dei test e questionari presentati in un paragrafo precedente, con il fine di potenziare la consapevolezza dello studente su abilità, interessi, motivazione, metodo di studio e caratteristiche di personalità, e su un colloquio di restituzione con il ragazzo e la famiglia. Quest’ultimo ha l’obiettivo di spiegare e approfondire i risultati dei test a supporto di una scelta consapevole e autonoma, non quindi prescritta dall’orientatore. Agli interventi individuali presso il servizio si affiancano quelli rivolti a gruppi presso gli istituti scolastici, con la restituzione che può avvenire sia in forma individuale, tramite un colloquio con lo studente e i genitori, sia con un incontro con il gruppo classe. L’intervento è preceduto da un incontro formativo volto a sviluppare consapevolezza e abilità necessarie per condurre un adeguato processo decisionale e a sviluppare competenze orientative.
Agli studenti universitari, che devono scegliere una laurea magistrale o che sono al termine del loro percorso universitario e necessitano di un orientamento al lavoro, si offre un intervento volto a favorire una visione più chiara, completa e realistica di se stessi che permetta di elaborare un progetto professionale, di rinforzare la motivazione e di mettere in atto comportamenti adeguati al raggiungimento degli obiettivi. Tramite due colloqui, si aiuta lo studente a ragionare in merito alla propria storia di vita personale alla situazione attuale, agli interessi, alle capacità, al tempo libero, alle risorse personali e alle risorse da investire in un progetto futuro.
Infine, per supportare le scelte formative e professionali rivolte a persone adulte, il servizio propone percorsi di bilancio di competenze di più colloqui individuali, integrati dall’utilizzo di test psicometrici.
Oltre alle attività consulenziali, negli anni il CROSS-Service ha consolidato un proficuo rapporto di collaborazione con il Servizio di orientamento dell’Università Cattolica, conducendo interventi di accoglienza delle future matricole, focalizzati sulla consapevolezza di sé e il processo decisionale, a integrazione degli interventi informativi nell’ambito delle iniziative dei diversi Open Day sull’offerta formativa dell’ateneo. I colloqui sono finalizzati a verificare le modalità di scelta degli studenti, a fornire uno schema del processo decisionale e ad accogliere il bisogno orientativo degli studenti valutando un eventuale invio ai servizi interni dell’università per approfondimenti e supporti individualizzati. A questi si aggiunge il supporto a studenti in difficoltà nel proprio percorso universitario con invii e realizzazione di percorsi di riorientamento.
Occasionalmente, il CROSS-Service ha gestito o partecipato a progetti estemporanei. A titolo esemplificativo, citiamo qui il progetto «Smart Road: scegliere consapevolmente per far strada al futuro», finanziato con risorse PNRR per all’attivazione di percorsi di gruppo di quindi ore finalizzati a un «orientamento attivo nella transizione scuola-università». Dalla collaborazione tra le Facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione è nato un percorso di orientamento formativo dal titolo Il percorso, rivolto a gruppi classe dell’ultimo triennio della scuola secondaria di secondo grado; inizia aiutandoli a identificare e sviluppare le competenze necessarie per fare scelte consapevoli riguardo al loro futuro, riflettendo sui propri successi e capacità sia scolastici che personali. Successivamente, viene enfatizzata l’importanza di comprendere il valore della formazione e di saper ricercare informazioni affidabili sui percorsi post-diploma disponibili. Il programma invita anche a considerare l’impatto delle proprie decisioni sotto vari aspetti, quali la sostenibilità ecologica, sociale ed economica, promuovendo scelte equilibrate e responsabili. Inoltre, fornisce gli strumenti per esplorare diverse professioni, permettendo agli studenti di comprendere meglio cosa comporta ciascun lavoro e quale percorso formativo sia più adatto per raggiungere i propri obiettivi professionali. Infine, offre la possibilità di approfondire temi specifici legati all’università, consentendo una personalizzazione dell’apprendimento in base agli interessi individuali.
I progetti nazionali ed europei
Il CROSS ha promosso l’orientamento, lo sviluppo e l’inclusione socio-professionale attraverso una pluralità di progetti innovativi, affrontando molteplici tematiche per rispondere alle esigenze di diverse tipologie di utenti e sviluppando metodologie e strumenti all’avanguardia. Grazie alla varietà dei suoi progetti, il centro di ricerca si è affermato come catalizzatore di innovazione sociale, offrendo strumenti concreti per migliorare la vita di studenti, professionisti e gruppi vulnerabili.
L’orientamento scolastico e professionale è stato una delle aree di maggiore impegno, con l’obiettivo di fornire supporto a studenti, insegnanti e genitori nel processo decisionale legato al futuro formativo e lavorativo. Tra i progetti si ricordano OFELIA — Orientamento Formazione e Lavoro In Azione (2005-2007, FSE — Regione Lombardia), che ha offerto percorsi innovativi di orientamento a studenti e adulti occupati e disoccupati; i progetti Cometa e Argo (2006-2022, Fondazione Credito Valtellinese), che hanno aiutato studenti della provincia di Sondrio nella scelta di percorsi scolastici e universitari; RE.T.I.C.A. — Rete Territoriale per l’Innovazione della Creatività Applicata (2009-2010, FSE − Regione Lombardia), con un focus specifico sulle abilità creative dei giovani per mestieri artigianali, e Voglia di futuro (2024, Mondadori Education), a supporto di studenti, insegnanti e genitori.
Il CROSS si è fatto promotore di interventi di crescita personale e professionale per integrare gruppi vulnerabili di culture diverse. Particolarmente innovativo è stato il progetto Oltre le frontiere (1997-2000, Socrates-Comenius — Comunità Europea), che ha sviluppato percorsi di orientamento interculturale con bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni, aprendo la strada a La Fabbrica del Talento (dal 2005, finanziamenti privati), che promuove laboratori per giovani con difficoltà di inserimento sociale. Importanti sono stati anche i progetti ESPaR e ESPoR — European Skills Passport for Refugees (2016-2022, FAMI − Ministero dell’Interno), che hanno creato un percorso di bilancio delle competenze per circa 700 rifugiati politici, facilitando un inserimento lavorativo di qualità. Inoltre, la collaborazione con RiRes (Unità di Ricerca sulla Resilienza del Dipartimento di Psicologia) ha integrato l’orientamento professionale in percorsi di supporto alla resilienza in contesti di fragilità, sperimentandola per la prima volta all’interno del progetto A.L.M.A.S.: Azione per il Lavoro, la Migrazione e un’Accoglienza Sinergica in Colombia (2023-2025 — CESVI Fondazione ETS — Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo).
Per gli studenti universitari, il CROSS ha realizzato progetti volti a sviluppare competenze orientative, soft skills e competenze di studio, migliorando la preparazione al mercato del lavoro. Il progetto SMART ROAD (2022-2025, PNRR — Ministero dell’Università e della Ricerca) ha aiutato migliaia di studenti delle scuole secondarie a sviluppare autoconsapevolezza e capacità di scelta per il futuro formativo e professionale. Il progetto di ricerca Soft&Study Skills (2023-2025, UCSC) ha supportato centinaia di studenti universitari nello sviluppo delle proprie competenze soft e di studio per migliorare la prestazione accademica e favorire scelte professionali più efficaci.
Il CROSS ha contribuito significativamente all’apertura delle Città dei Mestieri e delle Professioni italiane, ispirate al modello della Cité des Métiers di Parigi. Grazie ai progetti Orientarsi e formarsi in Europa e Orientarsi nella Città dei Mestieri (1997-2000, Fondo Sociale Europeo e Ministero del Lavoro), ha supportato enti locali nell’organizzazione del servizio e nella formazione degli operatori.
Infine, il CROSS si è distinto per la ricerca e la sperimentazione di strumenti innovativi per l’orientamento e la formazione continua. Particolarmente innovativo, per i tempi, è stato il progetto TISOP: Le tecnologie informatiche a sostegno dell’azione orientativa-professionale (1996-1999, Leonardo — Comunità Europea), uno dei primi studi sull’uso delle tecnologie informatiche per l’orientamento. Inoltre, attraverso due specifici progetti, è stato pioniere nello studiare e trasferire in Italia la metodologia del Bilancio delle Competenze (1997-1998, Fondo Sociale Europeo), sperimentandola in percorsi per lavoratori in mobilità.
Conclusioni
Con questo scritto non volevamo solo ricordare e ripercorrere la storia del CROSS, ma sottolineare con forza come a volte ancora si rischi di dimenticare che l’orientamento non è solo un insieme di tecniche per guidare le scelte scolastiche o lavorative, ma un vero e proprio atto di cura verso la persona e il suo sviluppo. Il percorso trentennale del CROSS, ispirato alla visione di Padre Gemelli, mostra come la ricerca scientifica possa dialogare con la sfera umana, offrendo non semplici risposte, ma occasioni di crescita. Orientare significa invitare la mente e il cuore a interrogarsi sul senso della propria storia, a valorizzare le potenzialità inespresse e le passioni ancora da comprendere e a scoprire l’armonia che si genera quando l’individuo si riconosce parte di un tessuto sociale in cui provare a fare la differenza.
Questo intreccio tra dimensione personale e collettiva non è frutto di un agire distaccato, ma di un impegno costante che integra competenza tecnica e sensibilità educativa. Ogni test, ogni colloquio o ogni strumento di bilancio delle competenze non è mai fine a sé stesso, bensì un ponte: collega le risorse dell’individuo con la complessità di un mondo in continuo cambiamento, creando uno spazio protetto in cui la persona può trasformare le incertezze in progetti e le ambizioni in scelte consapevoli. L’orientamento, in questa prospettiva, diventa una «bussola esistenziale» che aiuta a leggere la realtà con coraggio, curiosità e spirito critico.
Ecco perché, dopo trent’anni, il CROSS non smette di parlare al futuro. Le sfide del nostro tempo — la digitalizzazione, l’articolarsi dei percorsi formativi, le migrazioni, i mutamenti del mercato del lavoro — richiedono un’attenzione educativa che non si fermi alla semplice trasmissione di saperi, ma si prenda cura della persona in tutta la sua complessità. Qui risiede la grande eredità di Padre Gemelli: riconoscere che ogni individuo è un «campo di forze continuamente aperto verso il futuro». È un futuro che va coltivato con responsabilità, offrendo strumenti di conoscenza, sostegno emotivo e occasioni di incontro con la realtà professionale.
In quest’ottica, il CROSS diventa un laboratorio permanente di umanità e scienza, un luogo in cui la forza dell’esperienza si fonde con la volontà di esplorare con competenza nuovi orizzonti. Celebrare i suoi trent’anni significa riconoscerne il valore non come risultato definitivo, ma come passo ulteriore di un cammino che continua a porre al centro la persona e il suo desiderio di realizzazione. È il segno concreto di un impegno che non si esaurisce, ma si rinnova ogni volta che, grazie a un incontro orientativo, un giovane o un adulto riesce a scoprire un po’ di più se stesso e a guardare con maggiore fiducia e chiarezza alla propria strada.
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