Vol. 17, n. 1, febbraio 2024 — pp. 1-5

EDITORIALE

Questo numero della rivista apre l’annata 2024 e testimonia l’impegno profuso per continuare a promuovere l’incontro e lo scambio reciproco tra ricerca e applicazione, favorendo la diffusione dei risultati emersi a livello sia nazionale sia internazionale. La modalità Open access e la progressiva rilevante presenza di articoli in lingua inglese, fruibili per i lettori nelle diverse parti del mondo, rendono più solida ed evidente la direzione intrapresa. La rivista continua inoltre il suo impegno per ampliare le prospettive di intervento in riferimento ai diversi ambiti applicativi del counseling, sempre con l’obiettivo di ancorare gli interventi alle evidenze scientifiche e ai risultati delle ricerche.

Il numero si apre con l’articolo invitato di Stefano Iaria in una cornice transdisciplinare da sempre promossa dalla rivista, sottolineando il valore della prospettiva giuridica in riferimento alle procedure di selezione e assessment. Nello specifico il contributo analizza l’evoluzione normativa che ha caratterizzato le procedure di selezione e assessment del personale della Pubblica Amministrazione. Tali regolamentazioni rappresentano il risultato di un percorso volto a dare valore al processo di valutazione basato sulle competenze. L’articolo offre un focus sulle regolamentazioni recenti che hanno definito le nuove metodologie disponibili per le Pubbliche Amministrazioni in riferimento ai processi di selezione. Tale contributo risulta particolarmente significativo anche per gli psicologi del lavoro e delle organizzazioni dal momento che si stanno aprendo concrete prospettive per il loro coinvolgimento, come consulenti o dipendenti, nelle procedure di assessment per l’accesso alla Dirigenza pubblica nei ministeri e negli enti territoriali.

Segue un secondo articolo invitato di Annamaria Di Fabio che, in riferimento al tema delle discriminazioni, offre un contributo sul costrutto di Workplace Relational Civility, includendo l’attualità nella sua misurazione e un excursus sulle ricerche più recenti a livello sia internazionale che nazionale. La civiltà relazionale sul posto di lavoro può costituire una chiave preventiva cruciale per rispondere alle sfide e ai rischi della discriminazione, all’interno della prospettiva della psicologia della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile. In strength-based prevention perspectives, con la cura dovuta da prestare anche a interventi di prevenzione primaria, la civiltà relazionale sul posto di lavoro si configura come una risorsa preziosa per lottare contro la discriminazione, promuovendo lo sviluppo sostenibile e l’inclusività.

La sezione successiva «Studi e ricerche» si apre con il contributo di Elisa De Carlo, Andrea Fiorucci, Dina Guglielmi, Emanuela Ingusci, Giovanna Alessia Sternativo e Fulvio Signore, che analizza la relazione tra fiducia nelle potenzialità degli interventi didattici, pratiche di inclusione e life crafting in docenti di due istituti tecnico-professionali del sud Italia. Il life crafting fa riferimento a individui che tendono a cercare attivamente fonti di significato nella loro vita o a mettere in atto consapevolmente sforzi per creare significato in diversi ambiti della propria esistenza, rimodellando le proprie esperienze di vita per allinearle ai propri scopi e valori personali. I risultati del presente studio mostrano che il life crafting media la relazione tra fiducia nelle potenzialità degli interventi didattici e pratiche di inclusione messe in atto dai docenti, offrendo future prospettive di ricerca e intervento in relazione al life crafting dei docenti.

L’articolo successivo di Di Fabio e Palazzeschi presenta una ricerca sulle relazioni tra gratitudine e accettazione del cambiamento, controllando per i tratti di personalità, in studenti universitari. I risultati hanno mostrato come la gratitudine spieghi una percentuale di varianza incrementale rispetto alla varianza spiegata dai soli tratti di personalità in relazione all’accettazione del cambiamento. La gratitudine rappresenta una risorsa molto promettente nell’ambito delle strength-based prevention perspectives e quindi in grado di aprire prospettive future per affrontare le sfide dell’attuale scenario fluido e in continuo mutamento.

La sezione «Strumenti» risulta particolarmente articolata in questo numero, includendo 6 contributi.

Il primo articolo di Rita Chiesa e Audrey Ansay Antonio analizza le proprietà psicometriche dalla versione italiana della scala di Assimilazione e accomodamento e della scala di Adattabilità di carriera in studenti universitari italiani. Le analisi fattoriali condotte mostrano una struttura bifattoriale per la scala di Assimilazione e accomodamento e una struttura unifattoriale per la scala di Adattabilità di carriera con buona consistenza interna e validità concorrente per entrambe. Gli strumenti si mostrano pertanto validi e attendibili per la loro applicazione nel contesto italiano con studenti universitari.

Il secondo di contributo di Diego Boerchi presenta lo sviluppo di una nuova scala di autovalutazione delle career management skills (CMS), definite sulla base di un modello proveniente dal progetto europeo LE.A.DE.R. Lo strumento individua 5 aree di competenze: Autoconsapevolezza, Relazioni, Opportunità, Conciliazione, Contesto. La struttura fattoriale finale include 3 item per ogni area di competenze per un totale di 15 item. Lo strumento si dimostra valido e attendibile per essere applicato nella ricerca e nella pratica in riferimento alle competenze per la gestione dello sviluppo del percorso professionale.

Seguono due contributi di Annamaria Di Fabio e Andrea Svicher. Il primo analizza le proprietà psicometriche della versione italiana della Climate Change Anxiety Scale (CCAS) Scale con studenti universitari. I risultati mostrano una struttura a quattro fattori (deterioramento cognitivo-emotivo, danno funzionale, esperienza del cambiamento climatico, impegno comportamentale) con buona attendibilità e validità concorrente. Questo strumento apre nel contesto italiano prospettive promettenti per la ricerca e gli interventi volti a migliorare il benessere nel fronteggiare le sfide ambientali.

Il secondo contributo esamina le proprietà psicometriche della versione italiana della Eco-Generativity Scale Short Form con studenti universitari italiani. I risultati evidenziano un modello di ordine superiore composto da 4 fattori (generatività ecologica, generatività sociale, identità ambientale, agentività/percorsi) con buona attendibilità e validità concorrente. Mostrando buone caratteristiche psicometriche, la scala può essere efficacemente utilizzata per la ricerca e l’intervento nel contesto italiano sia sui temi della responsabilità ambientale sia per la promozione di pratiche sostenibili in riferimento a molti dei 17 Sustainable Development Goals e a beneficio delle future generazioni.

Concludono la sezione due contributi promossi dall’Università degli Studi di Verona. Il primo articolo di Fatima Abu Hamam, Hilda Du Plooy, Francesca Marinaro, Serena Rubini, Tülüce Toka, Mattia Zene, Francesco Tommasi e Riccardo Sartori esamina le proprietà psicometriche della Career Decidedness Scale in adolescenti italiani del Nord Italia. L’analisi fattoriale confermativa mostra una struttura monofattoriale della scala con buona affidabilità. La versione italiana della Career Decidedness Scale può essere dunque utilizzata in maniera efficace nel contesto italiano per rilevare i fattori che influenzano il processo decisionale dei giovani, con promettenti prospettive anche per gli interventi in ambito di orientamento scolastico-professionale e di career counseling.

Conclude il numero l’articolo di Fatima Abu Hamam, Chiara Bassi, Cassandra Wübbels, Alessandro Mancini, Martina Pastorelli, Francesco Tommasi e Riccardo Sartori che analizza le proprietà psicometriche della Facilitating Conditions for School Motivation Scale in adolescenti italiani del Nord Italia. I risultati mostrano una struttura a 3 fattori (il primo legato al bagaglio di valori posseduto dallo studente; il secondo comprendente la componente affettiva; il terzo relativo al supporto ricevuto dalle relazioni con genitori, pari e insegnanti) e buona attendibilità. Lo strumento mostra adeguate proprietà psicometriche nel contesto italiano, aprendo significative opportunità di ricerca e intervento per la promozione della motivazione a scuola.

Questo numero del journal, così ricco di riflessioni, ricerche e strumenti applicativi, continua a configurarsi come una risorsa per ricercatori e professionisti nei differenti contesti di applicazione del counseling.

Ci auguriamo che questa rivista possa continuare a costituire un terreno fecondo di scambio produttivo tra ricerca e intervento in una prospettiva evidence-based, intercettando novità, aprendosi a nuove vision, a prospettive transdisciplinari e così facendo facilitando la costruzione del progresso scientifico e applicativo. L’invito agli autori — ricercatori e professionisti — e ai lettori è quello di contribuire a far crescere la rivista, continuando a sottomettere i loro contributi e a considerare questo journal come uno dei pochi spazi italiani per la condivisione di esperienze di ricerca e di applicazione in una prospettiva attuale e internazionale.

Annamaria Di Fabio & Guido Sarchielli

 

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