Vol. 14, n. 1, febbraio 2021 — pp. 123-127

INTERVISTE

a cura di Annamaria Di Fabio

Intervista a Silvana Dini1

  1. Dal Suo punto di osservazione, in qualità di Co-founder e Steering Committee member di SCP Italy e ISCP Honorary Vice President, quali sono le sfide attuali in Italia e a livello internazionale per la Coaching Psychology?

    Il mio punto di osservazione è quello di una professionista che opera da anni nel Business Coaching, che è attiva nella comunità internazionale di Coaching Psychology, l’International Society for Coaching Psychology e nell’associazione italiana di Coaching Psychology, la Society for Coaching Psychology Italy. Entrambi sono associazioni non a fini di lucro.

    Vorrei esplorare le sfide attuali alla luce delle sfide del prossimo futuro e quelle della Coaching Psychology insieme a quelle del Coaching.

    Ho apprezzato molto ciò che afferma David Clutterbucko (2020) ossia che il prossimo decennio sarà impegnativo per la professione di coaching. O il coaching avrà la capacità di cambiare pelle in interconnessione con i processi di profonda trasformazione in atto a livello individuale, nelle comunità, nelle organizzazioni e nei sistemi paese; o diventerà una pratica professionale sempre meno rilevante.

    Le sfide dei prossimi 10 anni del coaching e della coaching psychology sono a mio avviso tre: la sfida del cambiamento sistemico, la sfida dell’integrazione con l’Intelligenza Artificiale, la sfida dello Sviluppo Continuo del coaching psychologist e del coach.

    Come sosteneva Reinhard Stelter nel suo libro lungimirante del 2014 A guide to Third generation Coaching, negli anni a venire sarà meno utile che un coach orienti il suo contributo professionale sull’approccio «il cliente ha un problema. Lo aiuto a capirlo più chiaramente, a sviluppare e scegliere tra diverse soluzioni e lo supporto nel seguire il percorso che ha scelto», oppure «aiuto e facilito il cliente a liberare le proprie potenzialità e perseguire i propri obiettivi». Il cambiamento interno del singolo non è sufficiente. Come coaching psychologist possiamo essere portatori sani e competenti dei modelli di coaching sistemico che «facilitano il cliente a sviluppare una prospettiva di lettura sistemica», a sviluppare la capacità di agire nel sistema per cambiare sé stessi e i contesti. Perché già oggi e ancor più domani «ambienti straordinari, più che individui speciali, sono la chiave per ottenere risultati fuori dall’ordinario», come ci dice Marc Kahn.2 E lo sostiene un professionista, che nasce come Clinical Psychologist, vira sul coaching come Chartered Business Coach (WABC) e ricopre attualmente il ruolo di Global Head of People & Organisation and Executive for Sustainability, in Investec Plc.

    Quindi la prima sfida è integrare la prospettiva intrapsichica, il lavoro che i clienti del coaching fanno su sé stessi in termini di consapevolezza e potenziamento delle risorse personali nella prospettiva sistemica, l’unica che può assicurare cambiamenti in contesti complessi.

    La seconda sfida dei prossimi 10 anni è a mio avviso integrare nella pratica professionale le possibilità che possono essere sviluppate con l’Intelligenza Artificiale. Anche nel coaching e nella coaching psychology questo è valido. Negli ultimi anni, nel mio IPhone ho collezionato in una cartella nominata Coaching circa una decina di applicazioni di coaching che vanno da applicazioni generatrici di domande a tema, ad applicazioni che implementano protocolli di coaching come il GROW, a piccoli sistemi esperti per il coach e per il coachee con possibile richiesta integrata di supporto ad un coach in carne ed ossa. Ogni tanto ne sperimento l’uso come in questo periodo in cui ogni mattina, in relazione agli obiettivi che ho inserito, l’applicazione mi lancia notifiche, punti di attenzione, spunti di riflessione e di azione.

    Algoritmi intelligenti possono già condurre una conversazione di coaching meglio di un coach principiante rispetto ad alcuni aspetti che riguardano il goal setting, le domande aperte… ecc. C’è da chiedersi se possiamo liquidare la questione dicendoci che la relazione tra due persone non potrà mai essere sostituita dall’uso di un’App. Anche da questo punto di vista, quale futuro sta emergendo nel coaching? Quale futuro vogliamo costruire? Quali opportunità possiamo costruire per i coach, i coaching psychologist, utilizzando i progressi legati all’IA come partner nella pratica di coaching? Come coaching psychologist penso che possiamo contribuire insieme ai professionisti di altre discipline a costruire questa partnership.

    La terza sfida è relativa allo Sviluppo Continuo del coaching psychologist e del coach. È connessa alle prime due sfide e non è certamente terza in ordine di importanza. Per essere professionisti efficaci con clienti che fronteggiano processi di trasformazione profondi e sistemici occorre investire diversamente e regolarmente su sé stessi, non solo sull’asse delle conoscenze di tecniche, modelli, teorie e approcci, non solo in termini di sviluppo continuo delle competenze di coaching, ma anche sull’asse della padronanza di sé, dell’equilibrio e maturità personale, dell’atteggiamento e della capacità di essere un reflective practitioner in miglioramento continuo, come sottolineano Kovacs e Corrie (2017) nel loro articolo Building reflective capability to enhance coaching practice.

    Per la comunità SCP Italy e per il network internazionale di Coaching Psychology, lo Sviluppo Continuo dei coaching psychologist è saldamente ancorato alla Formazione, alla Supervisione, alla Ricerca. Nell’approccio SCP Italy, le aree su cui il coaching psychologist costruisce e rafforza nel tempo la propria identità professionale e la propria crescita in qualità ed eccellenza nella pratica professionale sono:

    • la pratica condivisa dei principi etici;
    • la pratica consapevole e critica delle competenze connesse ai processi di coaching;
    • la conoscenza, l’uso competente e critico dei differenti approcci teorico-scientifici e metodologici connessi alla disciplina psicologica e applicati ai processi di coaching;
    • l’esplorazione, la sperimentazione e la raccolta di evidenze circa soluzioni, tecniche e prassi adottate.

Nell’approccio SCP Italy, la Metavisione — il modello di supervisione associativo — è una leva distintiva per accelerare e rafforzare nel tempo qualità ed eccellenza professionale. Come tale è parte integrante dei percorsi di Sviluppo Continuo dei Soci e del processo di accreditamento volontario delle competenze professionali del coaching psychologist, definito dall’associazione.

  1. In riferimento agli interventi di Coaching Psychology, si sta progressivamente diffondendo un’ottica di attenzione alle buone pratiche supportate dai risultati delle ricerche scientifiche. Quali mutamenti rintraccia nella pratica e nella formazione in riferimento a questo aspetto?

    Un tratto distintivo del coaching psychologist per SCP Italy e per ISCP è quello di aderire ad un modello professionale scientifico-pratico, ossia di coniugare la pratica con un atteggiamento di ricerca e di approfondimento evidence based di ciò che mettiamo in pratica. Questo al fine di massimizzare credibilità e crescita professionale, contribuire allo sviluppo della Coaching Psychology e alla più ampia comunità che si occupa di Coaching.

    Nel 2021 festeggiamo il 10° anno di vita di SCP Italy e l’intenzione dell’associazione è di ancorare ulteriormente i futuri balzi di sviluppo della Coaching Psychology in Italia alla ricerca nel nostro ambito ed in ambiti affini come Ecopsicologia, Intelligenza Artificiale, System Change, Neurosciences. Come Soci SCP Italy crediamo molto e siamo orientati a crescere nella capacità di essere coaching psychologist e di attrarre professionisti alla Coaching Psychology promuovendo ricerche e scambi nel network internazionale, in collaborazione con altri organismi professionali di coaching in Italia.

  2. Sulla base della Sua esperienza, quali sono le principali prospettive future e sfide per la Coaching Psychology in ambito di formazione in Italia?

Il tema della teaching agenda è strategico nella coaching psychology per almeno tre motivi. Primo, costruire coaching capability a partire da una solida formazione psicologica è garanzia di basi professionali di qualità nel coaching; secondo, sviluppare percorsi formativi con questo taglio contribuisce nel nostro paese a qualificare la domanda e l’offerta di coaching; terzo, risponde all’esigenza dei professionisti psicologi interni ed esterni alle Organizzazioni di sviluppare competenze per progettare e realizzare servizi e processi di coaching individuali e di gruppo in linea con la Norma UNI 11601:2015 sul Coaching. È una sfida non banale ed è per questo che SCP Italy in partnership con l’Università Europea di Roma ha attivato dal 2019 il primo ed ancora unico Corso di Alta Formazione in Business Coaching Psychology aperto a professionisti psicologi e riconosciuto dall’International Society for Coaching Psychology: 230 ore totali, di cui 130 di didattica in 11 weekend integrate da 100 ore di pratica e approfondimenti con percorsi di coaching pro-bononelle Organizzazioni sponsor, peer to peer practice, pratica riflessiva, mentoring, studio individuale e assessment di fine percorso. Nel 2020 non solo non ci siamo fermati ma abbiamo realizzato la prima edizione completamente online con uno straordinario impegno e una grande soddisfazione da parte dei 7 partner e sponsor, dei 20 collaboratori tra docenti, special guest aziendali e testimonianze di ex partecipanti e degli 11 partecipanti. Abbiamo voluto raccogliere ciò che i partecipanti dicono del corso in un video. Ora a marzo 2021 ripartiamo con la terza edizione. Le principali prospettive sono di far evolvere la partnership e l’esperienza con l’Università Europea di Roma sia coinvolgendo il network internazionale della Coaching Psychology che facendo rete con altre Università in Italia.

A chi volesse avvicinarsi alla Coaching Psychology consiglierei un libro in uscita ad aprile 2021, Introduction to Coaching Psychology a cura di Siobhain O’Riordan e Stephen Palmer e di restare in contatto con il sito SCP Italy, l’associazione italiana di Coaching Psychology che nel 2021 compie 10 anni. È un anno speciale per la nostra comunità, pieno di iniziative a partire dal primo festeggiamento che realizzeremo a marzo 2021 con un evento interessante per chi vuole avvicinarsi a questo promettente ambito professionale.


1 CPsychol FISCP MISCPAccred. ISCP & SCP Italy Accredited Coaching Psychologist. ISCP Accredited Coaching Supervisor. Founder & Steering Committee member of the Society for Coaching Psychology Italy. ISCP Honorary Vice President.

2 Retrieved January 17, 2021, from https://www.investec.com/en_gb/welcome-to-investec/contact-us/our-offices/london-30-gresham-street/marc-kahn.html

 

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