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Un ponte tra Istruzione e Lavoro. Il programma FIxO (Formazione e innovazione per l’occupazione)
[:it]Un ponte tra Istruzione e Lavoro. Il programma FIxO (Formazione e innovazione per l’occupazione) [:]

a cura di Agostino Petrangeli

Responsabile Programma FIxO Scuola & Università, Italia Lavoro S.p.A, Roma

a cura di Tommaso Cumbo

Responsabile Linea Università, Programma FIXO Scuola e Università, Italia Lavoro S.p.A, Roma



Il Tutor, un Ponte tra scuola, università e impresa

Il nuovo programma

Anpal Servizi, già Italia Lavoro, entra in una nuova fase operativa collocandosi all’interno della Rete dei servizi per il lavoro, quale strumento di attuazione delle politiche e interventi per facilitare l’incremento dell’occupazione, sulla base degli indirizzi della nuova agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, l’ANPAL.

Uno degli interventi in cantiere, che raccoglie e sistematizza le esperienze maturate nel Programma FIXO (Formazione e innovazione per l’occupazione), ha come obiettivo l’introduzione di una figura “ponte” tra istituzioni formative, servizi di orientamento e placement e imprese, per facilitare la costruzione di un raccordo sistematico tra questi attori e supportare l’attuazione delle riforme appena varate: la “Buona Scuola” in primis.

L’intervento, che è parte di un più ampio programma di assistenza a Scuole, Università ed Enti formativi, avrà una durata triennale, all’interno della programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. 

Cosa farà il tutor?

L’esperienza mostra che è l’integrazione tra azioni orientative, formative e di accompagnamento al lavoro che può garantire la realizzazione di percorsi personalizzati e coerenti con le aspettative dei giovani e delle imprese, riducendo i costi sociali di un inefficiente incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro che ricadono su tutta la comunità.

In questi anni, anche grazie al programma Fixo, è stato avviato e consolidato un percorso di sviluppo dei servizi di orientamento e placement nelle Università e nelle scuole, e sono state promosse politiche come l’apprendistato di alta formazione e ricerca, che hanno offerto opportunità a diplomati e laureati.

E’ tuttavia un’esigenza oggettiva[1] e condivisa da Università e Scuole quella di ricevere un sostegno nella costruzione di rapporti stabili con il mondo imprenditoriale e nella progettazione di percorsi di integrazione tra studio e lavoro, attraverso lo sviluppo di figure professionali dedicate a curare la relazione con le imprese e a fare da facilitatori nella traduzione delle esigenze di professionalità espresse dalle aziende in risultati dell’apprendimento e competenze acquisibili on the job all’interno dei percorsi ordinamentali.

I tutor o facilitatori della transizione aiuteranno le Scuole e le Università nella costruzione di rapporti stabili con le imprese e nella progettazione e realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro, di stage, di apprendistato di primo livello e di alta formazione e ricerca. Da un lato opereranno assistendo Dirigenti Scolastici, Responsabili e delegati dei servizi di placement, Docenti, nella programmazione e gestione di attività di alternanza e di raccordo tra formazione e lavoro, dall’altro si rivolgeranno direttamente alle imprese e agli studenti, per facilitare la realizzazione dei percorsi.

I tutor dovranno garantire il raggiungimento di risultati concreti: ad esempio numero di partnership avviate con le aziende, numero di percorsi di apprendistato realizzati, incontri informativi con Orientatori e Studenti/laureati/dottori di ricerca.

Si prevede di introdurre nel corso del triennio:

  • 500 tutor per gli Istituti di scuola secondaria di secondo grado;

  • 30 tutor per le Università/ITS.

Negli ITS il tutor avrà il compito di promuovere l’attuazione di percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca.

 

Naturalmente, trattandosi di una nuova figura che verrà messa a disposizione del sistema, ANPAL e MIUR stanno delineando un processo di sostenibilità che renda possibile l'inserimento stabile di questa professionalità all’interno dei servizi di scuole e Università.

I Laboratori di politica attiva

L’azione del tutor/facilitatore si inserirà e trarrà sostegno dall'istituzione – prevista all’interno del programma triennale di Anpal servizie – di Laboratori di politiche attive.

Si tratta di network costituiti da Imprese, Università, Scuole, Servizi per l’impiego, con l’obiettivo di co-progettare e attuare politiche attive del lavoro coerenti con i fabbisogni – formativi, professionali e di servizio – espressi dalle imprese, sperimentando anche le misure previste dal D.lgs. 150/2015.

Il programma intende

  • avviare 80-100 «Laboratori PAL»;

  • attivare circa 10.000 dispositivi per promuovere l’occupazione/occupabilità di altrettanti destinatari (tra giovani, adulti disoccupati o lavoratori a potenziale rischio di disoccupazione);

  • coinvolgere un target di 22.000 attori del mercato del lavoro.

I laboratori avranno una caratterizzazione settoriale, di filiera produttiva, e valorizzeranno le sedi istituzionali deputate all’incontro tra imprese e istituzioni formative, quali i comitati tecnico-scientifici nelle scuole e i Comitati di indirizzo dei corsi di studio nelle Università.

 

[1] La rilevazione condotta da Italia Lavoro nel 2015 ha evidenziato che esiste ancora un’area di debolezza nella capacità di strutturare relazioni stabili con le Imprese. Solo un'Università su 4 effettua un monitoraggio sistematico della domanda di lavoro tramite rilevazioni strutturate con interviste o questionari. Cfr. Tommaso Cumbo, Giuliana Candia, Un ponte tra Università e lavoro. Rapporto sullo stato dei servizi universitari di orientamento e placement, 2015.

 




Note

1 A

© 2017 Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A.
ISSN 2421-2202. Counseling.
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