Esperienze precedenti con il lavoro a distanza e accettazione del lavoro da casa durante la pandemia

Simone Donati, Ferdinando Toscano, Gianluca Viola

Adottando il Technology Acceptance Model (TAM) come quadro teorico, questo studio ha indagato se precedenti esperienze di lavoro a distanza prima della pandemia si legassero alle percezioni di facilità d’uso e di utilità del lavoro da casa durante la pandemia da Covid-19. In particolare, considerando che la letteratura suggerisce che la percezione di facilità d’uso influenza l’utilità di una tecnologia, lo studio ha indagato se, in un contesto pandemico, la percezione di facilità d’uso attribuita al lavoro da casa mediasse la relazione tra le precedenti esperienze di lavoro a distanza e l’utilità del lavoro da casa. Inoltre, lo studio ha testato l’effetto di moderazione dell’avere un figlio/figli nella relazione tra le precedenti esperienze di lavoro a distanza e la percezione di facilità d’uso del lavoro da casa. I risultati hanno per lo più confermato le nostre ipotesi. Tuttavia, contrariamente alle nostre aspettative, i dipendenti con precedenti esperienze di lavoro a distanza che avevano un figlio/figli hanno percepito la WFH (Work from Home) pandemica come più facile rispetto ai loro colleghi senza figli. Alcune possibili spiegazioni ai meccanismi trovati, e alcune implicazioni teoriche e pratiche, sono infine fornite in questo studio.

DOI 
10.14605/CS1512204

Keywords
Technology Acceptance Model, Work From Home, Esperienza precedente, Work-life balance, Facilità d’uso percepita, Utilità percepita.

Indietro