La convivenza delle diversità a scuola

Stefano Cainelli

Il progressivo forte aumento di diagnosi di Disturbi del Neurosviluppo e in particolare di Spettro dell’autismo (ASD) ha determinato recentemente molti ingressi a scuola di bambin* e adolescenti nello spettro dell’autismo di livello 1, i quali richiedono formalmente poco supporto dell’insegnante di sostegno. Quest* alunn*, a fronte di buone capacità cognitive e di performance, hanno molte difficoltà nel lavoro cooperativo e nella gestione dei rapporti interpersonali, che li porta a non saper costruire relazioni con i compagni di classe e conduce a un conseguente isolamento ed esclusione dal gruppo. Queste condizioni in classe, sebbene presentino meno difficoltà e bisogno di supporto dei livelli ASD 3 e 2, divengono progressivamente invisibili. Per favorire processi di inclusione reale, in questi anni di accompagnamento ai consigli di classe, sono stati proposti interventi di contesto, più che di sostegno, che permettessero agli alunni in questa condizione di apprendere strategie per lo sviluppo di competenze e apprendimento in piccolo gruppo. Parallelamente si sono progettati percorsi di informazione e formazione dei compagn* di classe per la costruzione di una comunicazione interpersonale reciproca efficace e di relazioni significative nel gruppo classe.

DOI
10.14605/AUT2122305

Keywords
Autismi, Neurodiversità, Convivenza, Inclusione, Compagn* di classe.

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