Insegnamento della richiesta di aiuto mediante catene comportamentali interrotte a un adolescente con autismo

Romina Tarquinio, Daniele Rizzi, Annalisa Galeone, Mathilde Bourdil, Mirko Massa, Vittorio Visco

La richiesta di aiuto è un’abilità assente in molte persone con autismo. Ricevere assistenza nelle situazioni in cui non si è in grado di procedere in modo autonomo potrebbe ridurre la probabilità di emettere comportamenti problema, migliorare le interazioni sociali e comunicare in modo funzionale i propri bisogni. Il presente lavoro, replicazione dello studio Teaching children with autism to request help with difficult tasks (Rodriguez et al., 2017), è stato realizzato al fine di insegnare la richiesta di aiuto a un ragazzo di 15 anni con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, mediante l’utilizzo di catene comportamentali interrotte, in un centro diurno semiresidenziale per adolescenti e giovani adulti con autismo. L’intervento è stato condotto su nove catene comportamentali (risposte che seguono un determinato ordine specifico per produrre una specifica conseguenza) raggruppate in tre set, ognuno dei quali composto da sei trial: tre in cui il partecipante era capace di completare la catena (EO assente) e tre in cui i materiali sono stati manipolati per rendere necessaria la richiesta di aiuto (EO presente). La procedura di insegnamento, composta da prompting e fading tramite prompt delay, è stata valutata attraverso un concurrent multiple baseline design tra set. In due dei tre set la richiesta di aiuto è stata insegnata mediante l’uso di una procedura di prompt delay, nei trial con EO presente, mentre è stata valutata una eventuale generalizzazione non desiderabile della risposta target nei trial con EO assente. Nel terzo set è stata sufficiente una procedura di correzione dell’errore per far emergere la risposta target. Nel secondo e terzo set sono state apportate modifiche procedurali necessarie per permettere l’acquisizione della richiesta di aiuto. La realizzazione di questo intervento ha permesso al ragazzo di imparare a richiedere aiuto in tutti e tre i set. Inoltre, sono stati valutati il mantenimento (set 1) e la generalizzazione della richiesta in due probe naturalistici, dimostrando l’importanza applicata dei risultati dell’intervento.

DOI
10.14605/AUT2112301

Keywords
Mand, Prompt delay, Fading, Catena interrotta, EO.

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