Un approccio multicomponente per aumentare l’attività motoria di un ragazzo con autismo e obesità
Cristina Pavone, Fabrizia Paolone, Alessandro Dibari, Daniele Rizzi
Recenti evidenze hanno mostrato come alcune caratteristiche proprie dei Disturbi dello Spettro Autistico (Autism Spectrum Disorders – ASD), combinate con fattori ambientali spesso non adeguati, possano indurre le persone con ASD a uno stile di vita maggiormente sedentario e rappresentare un ostacolo per lo svolgimento di attività motorie di vario tipo. Tale problematica, in associazione con una dieta giornaliera spesso non equilibrata, sembra essere tra gli elementi responsabili di aumento di peso fino all’obesità, un fattore di rischio importante per la salute. Nel presente studio è stata valutata l’efficacia di un intervento che combina più strategie, finalizzato a insegnare a un ragazzo di 15 anni con autismo e obesità a praticare in autonomia l’attività della camminata veloce sul tapis roulant al fine di migliorare il suo benessere fisico. Le strategie utilizzate sono state: rinforzo positivo, token economy, demand fading, fading della presenza dell’adulto ed embedding reinforcement. È stato utilizzato un changing criterion design diviso in più fasi, dove sono mostrati i risultati del trattamento valutati misurando la durata di allenamento sul tapis roulant in diverse condizioni. Tali risultati evidenziano l’efficacia dell’intervento, che ha portato il ragazzo a imparare un’attività motoria verso cui ha sviluppato interesse, iniziando a perdere peso e migliorando il suo stato di salute. La presente valutazione clinica estende dunque la ancora ristretta letteratura circa gli interventi volti a utilizzare l’attività motoria per migliorare il benessere di persone con ASD e obesità, aggiungendo un contributo nel trattamento di ragazzi con autismo e disabilità intellettiva significativa.
Keywords
Fading, Abilità funzionali, Autismo, Attività motoria.