Migliorare le transizioni tra attività di un adolescente con Disturbo dello Spettro Autistico utilizzando una Activity Schedule
Luca Vascelli, Vanessa Artoni, Federica Berardo
L’esperienza professionale descritta in questo articolo è stata realizzata con l’intento di valutare gli effetti dell’utilizzo di una Activity Schedule (McClannahan e Krantz, 2010) sull’emissione di comportamenti problematici da parte di un adolescente con autismo. L’Activity Schedule utilizzata era scritta e in formato cartaceo. Su di essa, oltre alla sequenza delle attività da svolgere, era presente un riquadro nel quale il partecipante doveva indicare l’attività a cui accedere al completamento dei compiti indicati. A questo studio ha preso parte uno studente di 17 anni con diagnosi di Disturbo dello Spettro dell’Autismo (Autism Spectrum Disorder – ASD). Il partecipante è stato selezionato in quanto esibiva un elevato numero di comportamenti problematici durante i momenti di transizione tra diverse attività. Per questo studio è stato utilizzato un piano di intervento ABABC (Cooper, Heron e Heward, 2007). I risultati mostrano che la procedura si è rivelata efficace per ridurre il numero di comportamenti problematici emessi dallo studente, sia nel contesto del centro di apprendimento, sia nel contesto domestico.
Keywords
Disturbo dello Spettro dell’Autismo, Activity Schedule, comportamenti problema.