Autismo e difficoltà di attaccamento

Rebecca McKenzie, Rudi Dallos

L’articolo indaga la sovrapposizione di sintomi tra l’autismo e le difficoltà di attaccamento e suggerisce soluzioni innovative basate sulla formulazione clinica. Attualmente, i clinici incontrano delle difficoltà nel differenziare tra queste due condizioni e ciò contribuisce alla attribuzione di diagnosi errate. La ricerca sulla prevalenza delle difficoltà di attaccamento in bambini con autismo spesso non riflette in realtà una conoscenza approfondita della teoria dell’attaccamento. Di conseguenza, gli studi in quest’area hanno adottato alcune modifiche discutibili delle misure dell’attaccamento e dei metodi di analisi. I risultati di questi studi sono confusi e non convincenti. I bambini con autismo e i loro genitori, tuttavia, vengono considerati ad alto rischio di sviluppare stili insicuri di attaccamento. In questi casi possono essere utili le valutazioni cliniche basate sulla formulazione, che prendano in considerazione i fattori relazionali e di sviluppo che possono contribuire alla manifestazione dei sintomi. La ricerca indica che, quando i genitori di bambini con autismo stabiliscono delle relazioni sicure con i loro bambini, gli esiti migliorano. Di conseguenza, è probabile che gli interventi che migliorano la sintonia diadica e la sensibilità dei genitori aiutino le famiglie che convivono con l’autismo e con difficoltà di attaccamento.

DOI
10.14605/AUT1721901

Keywords
Autismo, formulazione clinica, attaccamento, diagnosi, sviluppo.

Indietro