Intervento sulle abilità sensoriali e psicomotorie in bambini con disturbo dello spettro dell’autismo
Giulia Savarese, Rosa Mandia, Aldo Diavoletto, Michele Piscitelli, Francesca Impemba, Annatania Di Siervi, Luna Carpinelli, Franca Bottiglieri, Marianna Sessa, Giulio Corrivetti
Il presente studio ha esaminato i profili di bambini con Disturbo dello Spettro dell’autismo (ASD) e con diversi livelli diagnostici di gravità (denominati A, A/B e B) in varie aree di funzionamento, tra cui il linguaggio, l’elaborazione sensoriale e il comportamento. I partecipanti sono stati valutati attraverso misure pre-test e i risultati sono riassunti come segue: per quanto riguarda il linguaggio, la maggior parte dei soggetti ha mostrato assenza di linguaggio verbale (50%) o un repertorio di poche parole (20%), con solo il 30% che ha mostrato un linguaggio verbale. I tre tipi diagnostici differivano in modo significativo, con il tipo B che mostrava maggiori difficoltà nel linguaggio rispetto al tipo A, che mostrava abilità linguistiche migliori. In termini di elaborazione sensoriale, l’iporeattività è stata osservata prevalentemente per la vista, il gusto, l’olfatto e il tatto, mentre l’iperreattività era più comune per l’udito e il tatto. I pattern sensoriali variavano tra i tipi diagnostici, con profili iper- o ipo-reattivi diversificati. Sono state esaminate anche le reazioni comportamentali e relazionali. La maggior parte dei soggetti ha manifestato difficoltà relazionali gravi o moderate, sia nelle relazioni con i coetanei che negli adulti. I comportamenti provocatori erano più frequenti a livelli medi e bassi. Gli individui di tipo B hanno mostrato una maggiore gravità nelle reazioni attitudinali e relazionali, mentre il tipo A aveva un profilo più mite con migliori abilità sociali. Dopo la valutazione iniziale, i partecipanti hanno fruito di un intervento di 3 mesi in una Stanza senso-motoria: i dati longitudinali saranno analizzati per valutare l’impatto sulla sintomatologia dei diversi gruppi diagnostici. I risultati di questo studio forniranno importanti spunti per guidare approcci terapeutici efficaci.
DOI 
10.14605/AUT2232405
Keywords
ASD, Abilità sensoriali, Training.