Aumentare la durata del racconto spontaneo tramite l’utilizzo di prompt intraverbale

Federica Maresci, Claudia Montesanti, Maria Rita Fodero

Lo studio è stato condotto con lo scopo di aumentare la durata del racconto spontaneo mediante un training specifico. A questo studio ha preso parte una bambina di 5 anni con autismo lieve che frequentava l’ultimo anno della scuola dell’infanzia. La bambina mostrava ottime abilità di ascolto e buone abilità verbali, con difficoltà nel racconto autobiografico e di esperienze quotidiane (Greer e Ross, 2008). Per lo studio è stato utilizzato un disegno sperimentale a soggetto singolo ABA (Cooper, Heron e Heward, 2018). Nella fase di baseline è stata misurata la durata del racconto spontaneo, senza fornire aiuti verbali alla presentazione di attività che richiamavano eventi di vita quotidiana. Il training consisteva nel richiedere alla bambina di raccontare delle storie alla presentazione di giochi con diverse ambientazioni e personaggi. L’operatore prendeva il tempo del racconto con un timer. Se la bambina interrompeva il racconto per 3 secondi, l’operatore interveniva tramite una domanda o un commento per ampliare il racconto. Lo studio, oltre a dimostrare l’efficacia del training nell’aumentare il racconto spontaneo, ha mostrato un’alta significatività sociale, in quanto ha avuto un effetto indiretto sulla relazione tra pari e le relazioni familiari.

DOI 
10.14605/AUT2032204

Keywords
Narrazione, Intraverbale, Racconto, ABA.

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