La mente enattiva, o dalle azioni alla cognizione: lezioni dall’autismo

Ami Klin, Fred Volkmar, Robert Schultz, Warren Jones

Attraverso la tecnologia dell'eye-tracking, che permette di registrare il tracciato dei punti di fissazione visiva di un individuo posto di fronte a uno schermo sul quale scorrono delle immagini, Klin e colleghi hanno potuto osservare e misurare quali sono i punti in cui orienta l'attenzione e fissa lo sguardo una persona con autismo posta di fronte a un filmato che mostra una situazione sociale. L'analisi dei risultati di questi studi apre la strada alla definizione di una cornice interpretativa che permette di inquadrare gli aspetti evolutivi dello sviluppo cognitivo e sociale dell'autismo. Questa cornice interpretativa, chiamata «mente enattiva», fa riferimento ai lavori di Varela e al modello delle neuroscienze cognitive che rappresentano un approccio alternativo rispetto a quello, tuttora prevalente, basato sulla concezione computazionale-rappresentazionale della mente.

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